È salito a 136 morti il bilancio delle vittime della seconda forte scossa che ha colpito il Nepal il 12 maggio, mentre il numero dei feriti è arrivato a 2.956.
8.567, invece, i morti provocati dal terremoto del 25 aprile e oltre 22.000 i feriti. In totale si parla di danni equivalenti a 5-10 miliardi di dollari.
“Oggi però arriva una buona notizia da Bungamati, il villaggio in cui Cesvi sta distribuendo acqua potabile da 10 giorni a oltre 7.000 persone”, dice Pietro Fiore, esperto emergenze del Cesvi impegnato in Nepal. “Il Comune ha ristabilito la tubatura e un timido filo d’acqua ha ricominciato a scorrere e a riempire i serbatoi di emergenza posti nei punti chiave del villaggio, in modo che tutti possano avere accesso all’acqua in egual misura”.
“L’acqua è ancora poca e di scarsa qualità, ma il Comune conta di riuscire, nei prossimi quattro giorni, ad erogarne una quantità sufficiente da coprire il fabbisogno minimo delle famiglie: fino ad allora continueremo con il nostro servizio di fornitura”, prosegue Pietro.
L’attività di distribuzione dell’acqua a Bungamati è stata realizzata interamente con i fondi che Cesvi ha raccolto dai privati cittadini italiani. La comunità locale, dal canto suo, ha messo a disposizione la mano d’opera per il trasporto e il travaso dell’acqua dai camion cisterna ai serbatoi provvisori.
“Grazie alla collaborazione con la comunità, l’unico costo che abbiamo dovuto sostenere è stato quello dell’acquisto e del trasporto dell’acqua dal deposito di Kathmandu al villaggio”, sottolinea Pietro, “Con un piccolo budget, quindi, abbiamo aiutato a sopravvivere tutta la popolazione di Bungamati”.
“Credo che questo sia un dato su cui riflettere per capire che ogni contributo, anche minimo, da parte degli amici e dei sostenitori del Cesvi arriva al beneficiario finale e per noi, qui, può davvero fare la differenza”, conclude Pietro.
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Nella foto – Tubature d’emergenza: la gente era costretta a tappare i buchi con le mani per consentire il riempimento di vasche non raggiungibili dalle autobotti.
Questa comunicazione si inserisce nel quadro delle iniziative coordinate da AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze all’interno dell’appello di risposta al Terremoto in Nepal. AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più importanti organizzazioni non governative che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie. Maggiori informazioni su www.agire.it.