Abbiamo iniziato la distribuzione degli aiuti subito dopo il terremoto in Turchia e Siria insieme ai partner di Alliance2015.
La situazione sul campo è catastrofica. Migliaia di bambini e bambine sono all’aperto con temperature molto rigide, dormono all’aperto con il terrore che la terra possa ancora tremare. Il gelo da Est sta conquistando tutti gli stati orientali europei e parte del Mediterraneo in questa settimana, portando un clima decisamente invernale con temperature sotto la media. Purtroppo quest’ondata di freddo intenso sta colpendo in modo deciso anche la Turchia con interessamento anche di Siria e Libano. Questo rende ancora più complesso il lavoro di soccorso e di assistenza per le tantissime persone che possono ancora trovarsi intrappolate sotto le macerie.
Con i partner di Alliance2015 abbiamo già distribuito 50.000 litri di benzina, indispensabili sia per i mezzi di soccorso sia per riscaldare, alle amministrazioni locali dell’area intorno alla città siriana di Idlib e a nord della città di Aleppo. In collaborazione con le mense comunitarie e i volontari, ci stiamo organizzando per distribuire cibo caldo alle persone in quelle zone. Nei prossimi giorni speriamo di fornire decine di migliaia di pasti a chi ne ha bisogno.
Stiamo organizzando la rimozione delle macerie e stiamo facendo scorta di teloni per facilitare le riparazioni temporanee delle case. Infine, stiamo lanciando un sistema di distribuzione finanziaria per aiutare le famiglie colpite. In Turchia, insieme ai nostri partner, stiamo aiutando le comunità più vulnerabili della città di Gaziantep e stiamo supportando le amministrazioni locali per aiutare le persone a riparare i tetti.
L’entità delle conseguenze di un terremoto di magnitudo 7,8 della scala Richter non è ancora del tutto nota. Il bilancio delle vittime è già superiore a 16.000.
La situazione è molto diversa in Turchia rispetto alla Siria settentrionale. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA): “Le comunità siriane sono attualmente colpite contemporaneamente da un’epidemia di colera in corso e da gravi eventi invernali, tra cui forti piogge e nevicate nel fine settimana. I danni alle infrastrutture sono difficili da valutare al momento e le strade sarebbero bloccate sia in Turchia che nella Siria nord-occidentale”.
Stiamo concentrando il nostro lavoro principalmente nelle aree della Siria in cui la capacità e l’abilità delle autorità locali è significativamente inferiore a quella della Turchia. La situazione in Siria è molto meno chiara a causa del conflitto in corso, soprattutto nelle aree non controllate dal governo e già prima del terremoto, nella regione c’era una grave carenza di cibo, medicine e forniture igieniche a causa del lungo conflitto.
Una volta soddisfatti i bisogni più urgenti, ci concentreremo sulla ricostruzione delle case e delle infrastrutture danneggiate.
© Photo credits: People In Need NGO