Nella scuola di Catiche a nord di Camp Perrin, nel Dipartimento Sud di Haiti, ci siamo occupati della pulizia delle latrine e degli spazi pubblici. Insieme a Oxfam, abbiamo distribuito sali per la reidratazione e pastiglie per la depurazione dell’acqua. Il rischio di colera in questa scuola rimane comunque elevato, spiega Entela Sula, capomissione di Cesvi ad Haiti.
“Siamo circondati dalla devastazione, è tutto distrutto. Solo le case delle persone più abbienti, costruite in mattoni e cemento, sono rimaste in piedi. Nei supermercati le scorte sono accessibili soltanto a chi può pagare prezzi altissimi.” – aggiunge Laura Marchisio del team Cesvi di Haiti - ”I più poveri, quelli che abitavano in case di legno e lamiera, hanno perso la casa e tutti i loro beni.”
Oggi il team Cesvi ha effettuato anche la distribuzione di kit per l’igiene composti, tra l’altro, da secchielli, pastiglie per depurare l’acqua, saponette e disinfettanti.
”Questo tipo di intervento è fondamentale perché la situazione igienico-sanitaria rischia di esplodere e i casi di colera sono in crescita” – sottolinea Laura – ”Nell’edificio del comune di Catiche si sono rifugiate 600 persone e il sovraffollamento aumenta i rischi.”
Già prima dell’uragano Matthew, le condizioni di vita ad Haiti erano molto difficili: solo una persona su tre aveva accesso a latrine adeguate e meno di tre su cinque all’acqua potabile. Nelle zone rurali, la disponibilità di latrine e di acqua pulita era ancora più limitata.
Oggi il Paese è in ginocchio e il rischio di diffusione di epidemie altissimo.
Un aiuto, anche piccolo, può permetterci di fare molto.