Ogni giorno operiamo nelle più gravi emergenze umanitarie, come guerre, epidemie e calamità naturali, per ricostruire la società civile e rendere le popolazioni beneficiarie protagoniste del proprio futuro.

In ricordo di Fabio Ammar, il nostro impegno in Colombia

Ricordiamo oggi la triste scomparsa del nostro collega Fabio Ammar, un grande professionista e appassionato di cooperazione internazionale, venuto a mancare lo scorso anno mentre si trovava in Colombia per gestire un progetto di integrazione socio-economica per migranti venezuelane in transito nel Paese, donne colombiane e comunità locali in condizioni di grande vulnerabilità.

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Emergenza climatica: CESVI al fianco del Pakistan, uno dei Paesi più colpiti dalla crisi climatica

Tra i Paesi maggiormente colpiti dagli effetti del climate change c’è il Pakistan, dove nel 2022 piogge torrenziali hanno provocato violente esondazioni che hanno sommerso un terzo del Paese. A pagare le conseguenze di questo evento estremo sono stati più di 33 milioni di persone colpite, di cui 8,2 hanno dovuto abbandonare le proprie case.

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2023: un anno in emergenza al fianco dei più fragili

Siamo giunti alla fine di questo 2023 martoriato da conflitti e calamità, e Noi di CESVI più che mai oggi ribadiamo il nostro impegno di fronte alle tante catastrofi umanitarie in corso, occupandoci dei più vulnerabili. Grazie a chi è stato al nostro fianco e continua a sognare un futuro migliore per tutti, dai più piccoli ai più grandi.

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Ucraina: convivere con la guerra

In Ucraina continua ad essere fortemente a rischio la salute mentale di quasi 10 milioni di individui, specialmente bambini e persone con disabilità. Le zone colpite continuano infatti a vivere la paura e la precarietà quotidianamente. Per questo a Bucha continuiamo a offrire servizi di supporto psicologico attraverso un centro specializzato dove psicologi e psicoterapeuti guidano terapie di gruppo e individuali.

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Palestina: il nostro intervento a due mesi dallo scoppio del conflitto

“Davanti a ciò che stiamo vedendo non ci sono parole, in ogni momento ho nella mente i volti di colleghi, amici e conoscenti di Gaza e i momenti di vita trascorsi insieme. I numeri della tragedia sono oltre alla capacità di immaginarsi cosa succede” racconta Simone Balboni, capo missione di CESVI in Palestina, che si trova a Gerusalemme e che, dall’inizio del conflitto, sta portando avanti, insieme allo staff locale tra le innumerevoli difficoltà, i progetti attivi per l’accesso all’acqua e la promozione dell’igiene e della salute e la programmazione di nuovi interventi, necessari per andare incontro ai bisogni urgenti della popolazione a causa dello scoppio del conflitto.

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Turchia e Siria: 10 mesi dopo il terremoto

CESVI si è attivata sin dallo scoppio dell’emergenza e nell’arco di questo anno abbiamo distribuito aiuti umanitari urgenti, assistendo più di 8.700 persone, e sostenuto minori e adulti attraverso attività di supporto psicosociale e di carattere ricreativo con i Child Safe Space, nei quali sono stati seguiti oltre 4.500 bambini.

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