Abdikani è un giovane somalo nato 26 anni fa a Dhaywabar, piccolo villaggio del distretto di Beletweyne. Figlio unico di una casalinga e un operaio, coltiva un pezzo di terra su cui originariamente la famiglia nutriva grandi speranze per poter integrare il magro stipendio del padre, a malapena sufficiente a coprire le spese alimentari della famiglia.
Ma il rendimento del terreno è sempre rimasto basso a causa della scarse possibilità economiche del ragazzo, che non gli consentivano di investire in sementi, strumenti e fertilizzanti con cui migliorare la produttività.
Nel novembre 2017 gli anziani del villaggio lo chiamarono per un colloquio. «Sei un bravo ragazzo» gli dissero. «Abbiamo notato il tuo impegno e pensiamo che ti meriti una chance di successo. Prendi questa lettera e portala agli operatori di Cesvi: contiene le motivazioni per cui riteniamo che tu possa entrare a far parte del progetto che l’organizzazione sta portando avanti nel nostro distretto».
Abdikani si è presentato agli operatori Cesvi impegnati nel selezionare i beneficiari del progetto Building Resilient Communities in Somalia finanziato dall’Unione Europea. Per due giorni ha partecipato alle sessioni di valutazione prima di ricevere la risposta positiva in cui sperava.
Grazie al supporto di Cesvi ha potuto acquistare gli input agricoli che gli servivano da tempo: attrezzi agricoli e sementi di qualità per piantare mais, zucchine e cipolle. Abdikani è felice di aver avuto questa possibilità: «Noi agricoltori siamo competenti: se ci vengono date le giuste opportunità possiamo ottenere buoni risultati. Con quello che raccolgo posso mantenere mia madre e mio padre, ormai troppo vecchio per lavorare in fabbrica». Oggi ha altri grandi progetti per la sua vita: col ricavo del suo terreno intende pagare le tasse scolastiche di una scuola di medicina privata dove vuole ottenere il diploma di infermiere. «Cesvi sta costruendo il capitale umano del nostro villaggio e del nostro distretto. Voglio ringraziare tutti quelli che ci danno la possibilità di migliorare la nostra vita, nella speranza che sempre più persone possano beneficiare di questo fondamentale intervento».