testo di Silvia Longatti, staff Cesvi in Albania
Dorina non ha ancora compiuto 26 anni, ma ha energia e intraprendenza da vendere. È nata a Përmet, e dopo aver frequentato l’Università di Biologia a Tirana, ha deciso, a differenza di molti giovani, di tornare qui, nella sua città di origine, per cercare di crearsi un futuro. Entusiasticamente, ha sempre preso parte alle iniziative di sviluppo e promozione territoriale che Cesvi, nel corso di numerosi anni, ha realizzato nella zona. Lo scorso anno, ad esempio, è stata trainer del corso di guide locali organizzato da Cesvi nell’ambito del progetto Rise Op, finanziato da LADSA, il programma italo-albanese di conversione del debito.
Mi racconta che proprio durante il corso era nata l’idea, assieme ai suoi allievi, di sfruttare appieno le competenze acquisite per strutturare un’agenzia che potesse convogliare le differenti offerte turistiche e le risorse ambientali della zona. Vari corsisti hanno applicato e vinto seed-grants messi in concessione dal progetto Rise Op, per riabilitare guest houses in splendidi villaggi del distretto di Përmet, per aprire camping o organizzare gite turistiche a cavallo lungo i sentieri della valle del fiume Vjosa.
Dorina, in quanto trainer, non era candidabile ad applicare per i grants, ma nulla le impediva di applicare ai mini grants messi a disposizione dal progetto di Vis e Cesvi Buke, Kripe e Zemer; il Comitato di Gestione dei Fondi ha approvato la sua proposta di aprire un’agenzia turistica a Përmet.
Il suo progetto ha come obiettivo non solo l’istituzione di un’agenzia, ma anche la realizzazione di studi di settore per garantire che lo sviluppo dell’area avvenga in modo responsabile e sostenibile, contribuendo a ridurre lo sviluppo di un turismo caotico e non pianificato che da anni ormai caratterizza altre zone dell’Albania.
L’idea è quella di collaborare attivamente con il governo locale per contribuire alla definizione delle politiche di pianificazione e sviluppo del turismo, nonchè alla gestione ambientale di destinazioni che si trovano in un’area, quella di Përmet e della valle del fiume Vjosa, caratterizzata da un ecosistema particolarmente delicato.
D’altro canto, Përmet ha la capacità di sviluppare forme di turismo nel corso di tutto l’anno, non solo per pochi mesi come generalmente avviene per altre città dell’Albania. In questa zona, infatti, è possibile coniugare molte tipologie diverse di turismo, da quello culturale e religioso a quello di montagna o curativo (grazie alla presenza delle vicine acque termali) fino al turismo d’avventura, con il rafting lungo il bacino della Vjosa.
Proprio il forte legame che Dorina ha con il fiume della sua città, l’ha portata a decidere di registrare la sua attività col nome di “Bija e Vjoses” (BEV), che significa “Figlia della Vjosa”. Non poteva quindi mancare, nel primo pacchetto turistico di due giorni offerto online, una visita al Canyon di Lengaricë, famoso per le sue piscine naturali termali, il ponte Ottomano che ne apre la via e il monumento naturale della gola stessa, formata dall’erosione centenaria dell’affluente della Vjosa; segue il pernottamento presso una guest house del villaggio tradizionale di Benje, famoso per le sue case in pietra e la chiesa di Santa Maria, per concludere il secondo giorno con una visita turistica di Përmet.
Il sito cui si sta appoggiando Dorina (www.123.al) già riporta 70 prenotazioni per questa prima proposta, di cui 15 già compiute. Il secondo pacchetto, invece, include la variante del pernottamento presso il camping realizzato, sempre grazie ad un seed-grant Rise Op, da uno degli allievi del corso, ottimo esempio di collaborazione tra nuovi “imprenditori” e progetti di cooperazione.
La stessa collaborazione che Dorina si auspica di realizzare anche con i membri del Consorzio Pro Përmet (albergatori, ristoratori, fornitori di servizi e artigiani locali), tanto che ha già fatto richiesta di partecipazione allo stesso. L’appartenenza al Consorzio significherebbe per la sua attività la possibilità di prender parte alle fiere o alle altre attività promozionali cui Pro Përmet partecipa regolarmente. L’utilizzo del logo di Pro Përmet, inoltre, sarebbe garanzia di origine geografica e verrebbe posto su ogni materiale informativo, al fine di far conoscere al meglio la città. Far parte di questa rete la metterebbe in contatto diretto con tutti gli altri operatori del turismo: gli organizzatori del rafting, l’ufficio informazioni turistiche di Përmet, i responsabili di pensioni, ristoranti, alberghi, le guide locali.
Non solo: Dorina ha tante idee ed è già in contatto anche con realtà nazionali, che forniscono servizi più specifici, come ad esempio per il turismo montano, l’arrampicata o la possibilità di realizzare gite turistiche in bicicletta.
Insomma, non le manca niente per cominciare alla grande la sua nuova avventura!