Sono sempre più i sostenitori CESVI che chiedono informazioni sulla corretta modalità di scrivere e fare delle donazioni testamentarie. Il Testamento Solidale infatti parla di vita ed è uno strumento che può cambiare il futuro dei bambini e far vivere i valori di chi lo ha scritto, per sempre.
Donazioni testamentarie: un gesto d’amore che arriva lontano
Vi raccontiamo la storia di un sostenitore di CESVI che attraverso il suo testamento ha donato uno straordinario aiuto capace di superare i confini geografici e temporali.
Noi di CESVI abbiamo avuto la fortuna di conoscere parte della sua storia attraverso le parole del suo esecutore testamentario che con grande disponibilità ci ha parlato del Signor Aureliano.
Conosceva bene il Signor Aureliano? Quale era il vostro rapporto?
Lo conoscevo a fondo. L’ho incontrato nel 1969 durante un campo-scuola dell’Azione Cattolica di Siena. Lui era Presidente Diocesano dell’Associazione e io appena adolescente. Mi colpì profondamente questa sua capacità di dialogare alla pari con un ragazzo che poteva essere suo figlio. Lo conobbi insieme a sua moglie Giulietta: avevano un legame profondissimo, un amore davvero intenso. Da lì abbiamo iniziato a frequentarci ininterrottamente. Ne maturò un rapporto di reciproca stima oltre che di autentica, profondissima amicizia. Sono stati miei testimoni di nozze. Hanno rappresentato un grande modello di vita per me e molti giovani e adulti che hanno avuto la fortuna di conoscerli.
Che tipo di persona era?
Aureliano era una persona che era difficile non apprezzare e stimare tanta era la sua autorevolezza morale. Non avevano figli, ma questa cosa non li turbava. Avevano deciso di dedicarsi al prossimo senza ovviamente abbandonare le responsabilità professionali (Aureliano era dirigente di Banca, Giulietta insegnante), né sociali (è stato consigliere comunale a Siena a metà anni ‘60). Erano persone molto generose. Ne sono stato testimone in molte circostanze.
Il Signor Aureliano le ha mai parlato della sua generosa scelta di fare testamento solidale e di averla indicata quale esecutore testamentario?
Dopo la morte di Giulietta avvenuta nel 2015 mi disse che voleva fare testamento e mi chiese se ero disponibile a fare il suo “esecutore testamentario”. Accettai immediatamente e lui ne fu molto felice.
Conoscendolo così a fondo non avevo dubbi che avrebbe intrapreso questa strada: era la logica conseguenza della sua esistenza. Aureliano aveva maturato questa scelta con sua moglie
Giulietta come frutto di un’esperienza personale e familiare sempre rivolta verso i bisogni del prossimo. Nell’ordinarietà della vita. Senza gesti o iniziative eclatanti, ma nella quotidianità.
Ha mai chiesto consiglio a lei su come fare testamento solidale, o le ha mai detto di aver chiesto informazioni a un notaio?
Si era rivolto ad un notaio, peraltro amico carissimo di entrambi. Non ho mai voluto interferire nelle sue scelte. Mi parlava via via dei numerosi incontri col notaio ma ho conosciuto le sue volontà solo a cose fatte.
Aureliano, con la sua donazione testamentaria ha pensato a tutti coloro che aveva sostenuto e aiutato nel corso della sua vita. Il suo lascito a favore dei progetti di CESVI sta, oggi, sostenendo le Case del Sorriso in India, dove migliaia di bambini e ragazzi, che altrimenti vivrebbero in condizioni di miseria e completo abbandono, trovano un alloggio sicuro, cibo, supporto psicologico, accompagnamento scolastico ed educativo.
Un lascito testamentario solidale è un atto di grande responsabilità e generosità che può essere messo in atto da ciascuno di noi. I lasciti sono un seme prezioso per il futuro del mondo. Qualunque lascito testamentario, anche il più piccolo, si può trasformare in un aiuto concreto per tutti i bambini, le donne e gli uomini che beneficiano dei nostri interventi di sviluppo. Grazie al tuo lascito realizzerai i sogni di migliaia di bambini che con le loro sole forze non potrebbero farcela.
Per informazioni su come fare testamento puoi contattare CESVI al numero di telefono 347 6342 778 oppure scrivere a [email protected]