di Sara Ruggeri – foto Giovanni Diffidenti
Sin da ragazza Rajmonda, una donna timida dai cui occhi traspare una grande emozione, ha sempre avuto il desiderio di studiare, di imparare cose nuove; ancora oggi nel suo piccolo negozietto di ricamo e cucito a Përmet non smette di sperimentare,perché la sua passione per questa disciplina non si è mai spenta, e si è anzi alimentata nei 35 anni di mestiere.
Ha 6 anni quando inizia a cucire e ricamare, una passione di famiglia che le è stata tramandata da sua nonna. Ne ha 20 quando fa i primi passi nel mondo del lavoro, partendo dalla sartoria del sistema ai tempi del comunismo. Per tre mesi osserva, con il suo sguardo curioso e appassionato, il lavoro di una sarta specializzata nella produzione di camicie, poi finalmente viene il momento tanto desiderato in cui può mettere in pratica ciò che ha imparato. Con il passare degli anni la sua carriera avanza fino alla promozione a capo reparto del settore camicie, ruolo che le assegna nuove responsabilità, come gestire un gruppo di lavoro di otto persone che rispondono a lei direttamente. Negli anni di lavoro all’interno della sartoria del sistema Rajmonda ha potuto studiare e lavorare solo sulla camiceria, raggiungendo un’altissima professionalità; tutto il resto lo ha invece dovuto imparare da sola smontando modelli e studiandoli, anche grazie alle nozioni di geometria apprese a scuola.
Oggi ha un laboratorio tutto suo, piccolo ma estremamente accogliente e pieno zeppo di suoi lavori, che mostra con orgoglio. Lo ha aperto nel 1992, alla caduta del sistema comunista, quando lei e altre due sarte decidono di privatizzare l’attività dividendosi gli spazi dell’ex sartoria e formando così tre negozi autonomi.
È nel 2014 che Rajmonda fa il suo incontro con Cesvi. È novembre e il lavoro scarseggia, quando vede in televisione una pubblicità di Cesvi che promuove corsi di formazione dedicati ad alcune professioni tradizionali, tra i quali corsi di cucito e ricamo. Decide così di presentarsi e frequentare il corso per ampliare le sue conoscenze e cimentarsi con altre tipologie di cucito. Per Rajmonda è una grande opportunità, per lei che da ragazza non desiderava altro che studiare e andare all’università, sogno che non ha potuto realizzare a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia che l’hanno costretta a iniziare subito a lavorare. Grazie al corso di Cesvi, promosso nell’ambito del progetto Rise OP finanziato da Iadsa (il Programma italo-albanese per la Conversione del Debito), Rajmonda ha potuto scoprire nuove sfaccettature del mondo della sartoria e ottenere il tanto desiderato diploma, che custodisce oggi gelosamente come una vera e propria laurea, appeso alle pareti del suo negozietto.
Dopo aver frequentato il corso Rajmonda entra anche a far parte di Pro Përmet, un consorzio di 37 produttori, commercianti e ristoratori, creato da Cesvi nell’area di Përmet con lo scopo di valorizzare il territorio, i suoi prodotti e le attività degli imprenditori locali. Nel 2015 ottiene poi dal progetto un grant che le permette di acquistare un nuovo macchinario per il taglio (di seconda mano) e di migliorare così di un altro gradino il livello del suo lavoro.
Rajmonda è profondamente grata a Cesvi per tutto quello che rappresenta per lei e per la sua città, ma soprattutto per averle fatto conquistare il suo più grande risultato, la sua laurea.