Pauline vive nel villaggio di Ngaremara C. Fa parte della comunità Turkana. Ha 20 anni e un figlio di appena 11 mesi che si chiama Robert, gravemente malnutrito. Vive con la sorella maggiore, 23enne con 2 figli, in una famiglia di 5 persone. Le loro condizioni economiche e di salute sono veramente difficili e precarie, come purtroppo quelle di molte altre donne e mamme qui. Nessuna delle due sorelle ha un lavoro e non hanno nemmeno degli animali, quindi non posso dare del latte ai propri figli.
In media, mangiano una sola volta al giorno e spesso sono costrette a non mangiare del tutto. Quando la incontriamo Pauline ci racconta piangendo “Ho sempre fame. A volte vado a letto con i crampi dalla fame e non posso allattare mio figlio perché non riesco a produrre latte”. Pauline ha lasciato la scuola all’ottavo grado, dopo aver conosciuto l’uomo che sarebbe diventato il padre di Robert e che l’ha abbandonata una volta scoperto della gravidanza. “Non l’ho più rivisto e sentito da allora”, ci dice. Non ha alcun tipo di supporto e a causa del suo basso livello di istruzione non riesce a trovare un lavoro.
Robert, come tanti bambini della sua età qui, è gravemente e visibilmente malnutrito. Dai nostri controlli risulta soffrire di una malnutrizione acuta grave. Ma non è solo Robert a destarci preoccupazione, anche Pauline soffre di malnutrizione a causa della fatica nel reperire del cibo. Manca il cibo, mancano le energie, e così Pauline non riesce ad andare a fare le visite di controllo al centro medico – il più vicino si trova a 8km di distanza, da percorrere a piedi sotto il sole cocente.
Pauline è una delle madri che da poco è entrata a far parte del progetto SAMPAK, grazie alla mobilitazione della comunità che sostiene le donne incinta, che allattano o che hanno bambini al di sotto dei 5 anni gravemente malnutriti. Il programma la supporterà nella comprensione delle nozioni più importanti della nutrizione (sua e per il suo bambino) e le assicurerà l’accesso e le visite domestiche del personale del centro di salute più vicino sia per la nutrizione sia per la sua salute.
Il piano di Pauline è quello di partecipare ai gruppi di supporto da madre a madre e di imparare nuove nozioni su come migliorare la salute e la nutrizione di suo figlio. Spera di riuscire ad avere una fonte di guadagno che le permetta di prendersi cura di lui. Tra i suoi desideri c’è anche quello di riprendere un giorno gli studi.