CESVI lancia un’asta solidale su CharityStars a sostegno delle Case del Sorriso.
ContinuaArthi: dal matrimonio scampato alla Casa del Sorriso
La storia della giovane Arthi, scampata a un matrimonio imposto e precoce, oggi ospite della nostra Casa del Sorriso in India.
ContinuaIl riscatto di Kassandra e Giselle, nel segno della musica
La storia di Kassandra, da beneficiaria a tutor della Casa del Sorriso, e di Giselle, che è potuta tornare a cantare.
ContinuaA Bari, al fianco delle famiglie fragili della periferia: la storia di Rossella
Rossella, è madre di tre bambini: Luca di 10 anni, Stella di 32 mesi e Claudio di 10 mesi. L’abbiamo conosciuta all’Emporio solidale che Cesvi ha aperto insieme alla Fondazione Giovanni Paolo II per il programma di riduzione della povertà educativa ed economica delle bambine e dei bambini nelle periferie di Bari.
ContinuaUna nuova vita, libera dalla violenza
Gcobisa è una donna di 32 anni, madre di due bambini piccoli: rimasta presto senza genitori, è finita tra le braccia di un uomo violento, alcolizzato, che ha abusato di lei per tanti anni.
ContinuaHatcliffe
A Hatcliffe, in una baracca di plastica, vive Tinotenda, un bimbo di 3 anni, che non ha ancora un certificato di nascita e che è già stato esposto a situazioni di violenza domestica.
ContinuaElumalai e Gokul arrivano alla Casa del Sorriso
Alla Casa del Sorriso Elumalai e Gokul trascorrono molto tempo insieme. Se c’è una sola cosa che li “divide”, forse sono i sogni per il futuro.
ContinuaA Manguinhos per riportare la gioia a tanti bambini
La storia di Gabriella che ha ritrovato la gioia grazie alla musica nella Casa del Sorriso nella favela di Manguinhos, in Brasile.
ContinuaIl presente e il futuro dei più fragili nel Perù colpito dalla pandemia
In Perù a pagare il prezzo più alto a causa della pandemia da Covid-19 sono proprio i bambini e i ragazzi che hanno perso genitori o parenti che li accudivano e proprio per questo spesso non riescono più a nutrirsi regolarmente, hanno dovuto abbandonare la scuola per mantenersi, vivono una situazione di disagio mentale e sono sempre più esposti a rischio sfruttamento anche sessuale.
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