Gaza: fame, sete, disperazione. Il nostro impegno non si ferma

La guerra a Gaza non accenna a placarsi. Gli attacchi militari si sono intensificati e la prospettiva di un’invasione massiccia è sempre più concreta. Negli ultimi attacchi sono stati colpiti punti sensibili, come gli ospedali, causando decide e decine di vittime, tra cui molti bambini (22 deceduti in un recente attacco sulla città e il campo profughi di Jabalia). CESVI continua il suo impegno per sostenere la popolazione colpita.

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Gaza: in una crisi umanitaria senza precedenti, CESVI continua il suo impegno sul campo

“La situazione è prossima al collasso. Le condizioni in cui ci troviamo a lavorare restano estremamente complicate” racconta Giulio Cocchini, operatore CESVI a Gaza. “Non esiste più quella che era la zona umanitaria, che in qualche modo proteggeva parte della popolazione. Due terzi della Striscia sono inaccessibili e dal 2 marzo non accedono più aiuti umanitari, né carichi commerciali. Continuiamo a lavorare con le scorte accumulate durante il cessate il fuoco, ma stanno per terminare” aggiunge.

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Il peggiore inverno di Gaza

«Nonostante l’attenzione sia calata sulla crisi a Gaza, la situazione è più grave che mai: 1.700.000 persone vivono lontane dalle proprie case senza le più basilari condizioni igienico sanitarie. Ora tra i maggiori rischi ci sono le inondazioni dei campi a causa delle piogge». racconta Giulio Cocchini, Emergency Coordinator per Gaza.

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Gaza, l’appello della popolazione: non lasciateci soli

Le parole disperate del nostro collega Rafat ci lasciano attoniti di fronte al dramma che si sta consumando a Gaza, dove bambini, donne e uomini, continuano a morire per gli attacchi militari, ma purtroppo anche per la fame, la sete, le malattie dovute alla mancanza di acqua pulita e al collasso delle strutture sanitarie.

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6 mesi di guerra a Gaza

6 mesi di guerra, 6 mesi di devastazione, terrore e morte nella Striscia di Gaza. Da quel fatidico 7 ottobre la vita della popolazione di Gaza è stata sconvolta: sono oltre 33mila le persone uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, più di 75mila i feriti. I bambini sono le principali vittime, 26mila sono stati uccisi o feriti e oggi rischiano di morire di fame.

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