Indice Globale della Fame 2025: Fame come arma di guerra, a Gaza uccisa 1 persona al giorno

In tutto il mondo oltre 295 milioni di persone colpite da fame acuta, di cui metà provocati da conflitti, il doppio dell’intera popolazione italiana.
20esima edizione italiana dell’Indice Globale della Fame (GHI): fame allarmante in 7 Paesi e grave in 35.
«Il livello di distruzione nella Striscia di Gaza è talmente grave che, anche con il cessate il fuoco, i mezzi di sussistenza e la nutrizione saranno in pericolo per molti anni ancora. Urgente l’ingresso immediato di aiuti umanitari necessari».

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Gaza: una catastrofe umanitaria senza precedenti

Il 7 ottobre segna il secondo anniversario dall’aggravarsi del conflitto nella Striscia di Gaza. Una ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti su una catastrofe umanitaria immane e sulla necessità di risposte coordinate e urgenti per portare aiuto immediato alla popolazione civile colpita. CESVI rinnova con forza il proprio appello urgente per un accesso umanitario immediato senza ostacoli e per un cessate il fuoco duraturo.

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CESVI: preoccupazione per l’intensificarsi delle operazioni militari a Gaza, colpite anche le aree umanitarie

Negli ultimi giorni si è registrata una drammatica intensificazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, con attacchi che hanno raggiunto anche le cosiddette “zone umanitarie” e aree densamente popolate come Deir El Balah, dove risiedono migliaia di civili sfollati. Le operazioni belliche si sono avvicinate pericolosamente anche alla zona in cui ha sede il nostro ufficio, con bombardamenti che si susseguono di giorno e di notte. 

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Gaza: fame, sete, disperazione. Il nostro impegno non si ferma

La guerra a Gaza non accenna a placarsi. Gli attacchi militari si sono intensificati e la prospettiva di un’invasione massiccia è sempre più concreta. Negli ultimi attacchi sono stati colpiti punti sensibili, come gli ospedali, causando decide e decine di vittime, tra cui molti bambini (22 deceduti in un recente attacco sulla città e il campo profughi di Jabalia). CESVI continua il suo impegno per sostenere la popolazione colpita.

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Gaza: in una crisi umanitaria senza precedenti, CESVI continua il suo impegno sul campo

“La situazione è prossima al collasso. Le condizioni in cui ci troviamo a lavorare restano estremamente complicate” racconta Giulio Cocchini, operatore CESVI a Gaza. “Non esiste più quella che era la zona umanitaria, che in qualche modo proteggeva parte della popolazione. Due terzi della Striscia sono inaccessibili e dal 2 marzo non accedono più aiuti umanitari, né carichi commerciali. Continuiamo a lavorare con le scorte accumulate durante il cessate il fuoco, ma stanno per terminare” aggiunge.

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Il peggiore inverno di Gaza

«Nonostante l’attenzione sia calata sulla crisi a Gaza, la situazione è più grave che mai: 1.700.000 persone vivono lontane dalle proprie case senza le più basilari condizioni igienico sanitarie. Ora tra i maggiori rischi ci sono le inondazioni dei campi a causa delle piogge». racconta Giulio Cocchini, Emergency Coordinator per Gaza.

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