La guerra a Gaza non accenna a placarsi. Gli attacchi militari si sono intensificati e la prospettiva di un’invasione massiccia è sempre più concreta. Negli ultimi attacchi sono stati colpiti punti sensibili, come gli ospedali, causando decide e decine di vittime, tra cui molti bambini (22 deceduti in un recente attacco sulla città e il campo profughi di Jabalia). CESVI continua il suo impegno per sostenere la popolazione colpita.
ContinuaGaza: in una crisi umanitaria senza precedenti, CESVI continua il suo impegno sul campo
“La situazione è prossima al collasso. Le condizioni in cui ci troviamo a lavorare restano estremamente complicate” racconta Giulio Cocchini, operatore CESVI a Gaza. “Non esiste più quella che era la zona umanitaria, che in qualche modo proteggeva parte della popolazione. Due terzi della Striscia sono inaccessibili e dal 2 marzo non accedono più aiuti umanitari, né carichi commerciali. Continuiamo a lavorare con le scorte accumulate durante il cessate il fuoco, ma stanno per terminare” aggiunge.
ContinuaDichiarazione urgente: il nord di Gaza sta venendo cancellato – I leader mondiali devono agire ora per porre fine alle atrocità di Israele
L’assalto delle forze israeliane su Gaza è arrivato a un livello spaventoso di atrocità. Il nord di Gaza sta venendo cancellato dalla mappa. Sotto il pretesto di un’“evacuazione”, le forze israeliane hanno ordinato lo spostamento forzato di circa 400.000 palestinesi intrappolati nel nord di Gaza, compresa Gaza City. Non si tratta di un’evacuazione: questo è […]
ContinuaGaza, un’emergenza senza precedenti. Non esistono luoghi sicuri: l’intervista di CESVI a Factanza
In una lunga intervista con Factanza, Marcelo Garcia Dalla Costa, Head of Emergency Response and Humanitarian Aid Unit CESVI, ha raccontato la condizione attuale in cui versa la Striscia di Gaza, il dramma in cui vive la popolazione civile, le difficoltà e i pericoli che quotidianamente corrono gli operatori umanitari per poter assolvere il proprio compito di portare aiuto agli abitanti.
ContinuaGaza, l’appello della popolazione: non lasciateci soli
Le parole disperate del nostro collega Rafat ci lasciano attoniti di fronte al dramma che si sta consumando a Gaza, dove bambini, donne e uomini, continuano a morire per gli attacchi militari, ma purtroppo anche per la fame, la sete, le malattie dovute alla mancanza di acqua pulita e al collasso delle strutture sanitarie.
ContinuaStriscia di Gaza: in guerra si muore di sete e di fame
A Gaza 4 famiglie su 5 sono senza accesso a fonti idriche, 2.15 milioni di persone sono straziate dalla fame e quasi un milione con malattie legate alle scarse condizioni igieniche. «Urliamo a tutto il mondo che abbiamo un bisogno urgente di acqua per sopravvivere» è l’appello della popolazione. In questa drammatica situazione CESVI sta distribuendo acqua potabile, cibo salvavita e kit igienico-sanitari.
ContinuaGaza: acqua potabile per la popolazione allo stremo
Dopo quasi 9 mesi dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele la situazione non accenna a migliorare e la Striscia di Gaza si trova in una condizione drammatica di devastazione e disperazione. Il cibo manca in tutta la Striscia. Intere famiglie passano giorni interi senza mangiare nulla. A questo di aggiunge la mancanza di acqua con almeno 4 famiglie su 5 a Gaza che non hanno accesso a fonti idriche sicure.
ContinuaL’inferno di Gaza: la chiusura dei valichi impedisce l’accesso dei nostri aiuti
Il nostro team emergenza si trova al Cairo con l’intento di entrare a Gaza tramite Rafah. Un nuovo carico di aiuti alimentari è infatti pronto, grazie alla collaborazione tra CESVI e WeltHungerHilfe, nostro partner di Alliance 2015, per raggiungere 2.200 famiglie. Si tratta di pacchi alimentari contenenti beni di prima necessità.
ContinuaA Gaza livello di fame catastrofico. Per combatterla CESVI distribuisce 18 tonnellate di cibo salvavita
La situazione nella Striscia di Gaza è catastrofica e continua a peggiorare: la carestia incombe e i bambini muoiono di fame. Noi di CESVI abbiamo appena distribuito 18 tonnellate di Plumpy’Nut a Gaza per salvare i bambini gravemente malnutriti.
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