Impegno, fiducia e supporto: ingredienti per la realizzazione di un sogno – la storia di Valeria dalla Casa del Sorriso di Lima

di Rebecca Zanardi Valeria vive a Lima. Ha una vita normale, i desideri e le aspirazioni di una ragazza di 22 anni. Sogna un futuro di indipendenza e riscatto, e grazie alla Casa del Sorriso di Lima, ha iniziato a crederci sempre di più. Quella di Valeria è una storia fatta di sacrifici e rinunce, […]

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Lotta al cambiamento climatico: dalla Somalia il racconto dell’attivista Osman per il progetto “Changemakers”

Il progetto “Changemakers for Climate Justice. Giovani in azione per la giustizia climatica” è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS) e portato avanti da WeWorld insieme a ActionAid Italia, CESVI ETS, Fondazione CIMA, Indire, Cooperativa Pandora e Università di Bologna

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La Casa del Sorriso di Ekta ha una nuova guardiana

Il ruolo di Arivukani alla Casa del Sorriso è quello di offrire cura e protezione a tutte le bambine del centro: le monitora durante lo studio, il gioco, si occupa della loro salute, del lavaggio dei vestiti e di tutte le altre attività organizzate nella. Quella di Arivukani è una storia di riscatto e rinascita, grazie alla Casa del Sorriso e al sostegno della comunità ha trovato una nuova opportunità di crescita personale e di supporto per la sua famiglia.

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Un coraggio da G..igante

G., una ragazza di 15 anni, fragile e timida, ha trovato la forza di chiedere aiuto per sé stessa e la sua famiglia, iniziando un percorso di cambiamento presso la Casa del Sorriso di CESVI a San Pietro a Patierno, dove ha trovato supporto e comprensione.

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Ucraina, convivere con la guerra. La storia di Darina

La guerra in Ucraina continua a sconvolgere la vita della popolazione. Dopo due lunghi anni di conflitto sono più di 17,6 milioni le persone che necessitano di supporto umanitario nel Paese, mancano i servizi, i beni essenziali, il cibo.  La salute mentale delle persone è gravemente compromessa, 10 milioni di persone infatti hanno bisogno di sostegno dal punto di vista psicologico, a causa dei traumi provocati dalla guerra e della convivenza con una situazione di precarietà continua.

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