Le condizioni di vita della popolazione nella Striscia di Gaza si aggravano sempre di più.
La dignità e la salute delle persone sono drammaticamente minacciate: la popolazione è infatti costretta a vivere in spazi ristretti e sovraffollati, senza servizi igienico-sanitari adeguati e senza acqua.
La mancanza di acqua pulita e di articoli per l’igiene colpisce in modo particolare i bambini, le donne incinte e le persone vulnerabili. La scarsità di forniture igieniche basilari, soprattutto negli accampamenti, contribuisce ad aumentare lo stress psicologico e l’ansia delle famiglie. Anche il semplice atto di lavarsi le mani – atto che può ridurre le malattie diarroiche fino al 40% e le infezioni respiratorie di circa il 20% – è ormai quasi inaccessibile. Il sapone non è infatti più disponibile nei mercati o è venduto a prezzi estremamente alti, con una media di oltre €9 per un pezzo da 75 g . Le famiglie spendono dal 35% al 60% del proprio reddito in articoli igienici.
L’assenza di acqua si ripercuote direttamente anche sul funzionamento e l’efficienza delle strutture sanitarie che non hanno più modo di igienizzare correttamente gli strumenti e garantire la sicurezza di pazienti e operatori sanitari.
Noi di CESVI continuiamo le distribuzioni di acqua potabile e cibo, ma in questo momento ci stiamo concentrando fortemente su interventi in ambito igienico (wash & sanitation) in particolare sulla riabilitazione e riparazione del sistema fognario di raccolta delle acque reflue a Gaza City.
Con i combattimenti e i bombardamenti la rete è stata fortemente danneggiata, con perdite e fogne a cielo aperto che rischiano di aumentare il rischio di esposizione a malattie legate all’insalubrità della città. I nostri interventi finora si sono concentrati nel quartiere di Al-Yarmouk, fra il centro di Gaza City e il campo di rifugiati di Jabalia, e hanno aiutato 400 persone che vivono nel quartiere.
Ma il nostro impegno continua senza sosta e stiamo per partire con nuovi interventi nel settore dell’igiene – grazie al sostegno del nostro partner di Alliance2015 WeltHungerHilfe – con i quali forniremo assistenza integrata salvavita attraverso la fornitura di servizi essenziali per ridurre il rischio di malnutrizione acuta e a diminuire i tassi di ricaduta garantendo l’accesso all’acqua potabile, migliorando strutture come latrine e infrastrutture igienico-sanitarie, gestendo i rifiuti, distribuendo kit igienici e promuovendo pratiche igieniche corrette.
Opereremo a sostegno degli sfollati interni la cui maggior parte risiede attualmente in accampamenti e rifugi realizzati all’interno delle scuole, ciascuno dei quali è costituito in media da 500 famiglie che hanno un disperato bisogno di acqua potabile e servizi igienici.
L’accesso a fonti idriche sicure è in questo contesto fortemente limitato e anche lo stoccaggio dell’acqua è molto complesso (attualmente i campi possono immagazzinare acqua sufficiente per appena due giorni). L’assenza di strutture igienico-sanitarie adeguate costringe a fare affidamento su latrine scavate a mano che compromettono la sicurezza, la privacy e la salute. I materiali igienici sono scarsi e disponibili solo attraverso le distribuzioni umanitarie. Inoltre, le famiglie soffrono di grave insicurezza alimentare a causa della continua carenza di cibo.
Con questi interventi puntiamo raggiungere 7mila famiglie – ovvero 35mila persone, di cui almeno 16mila sono bambini.
La situazione a Gaza è al limite. Noi di CESVI continuiamo a operare in condizioni sempre più difficili per portare aiuto alla popolazione. Ma i bisogni della popolazione sono enormi e ogni piccolo aiuto può davvero fare la differenza. Sostieni il nostro fondo emergenze e ci aiuterai a dare una speranza.