Accanto a chi fugge dalla guerra: in avvio il primo Entry Point Hub in Ungheria

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Cesvi – in coordinamento con la municipalità di Záhony e World Central Kitchen– sta organizzando il primo Entry Point Hub sul confine tra l’Ucraina e l’Ungheria, in prossimità della stazione ferroviaria, diventata ormai un punto critico di arrivo e transito di persone in fuga dalla guerra.

Ogni ora, alla stazione del paese arriva un treno che trasporta in media più di 500 persone in fuga dall’Ucraina. Ogni giorno, circa 20 treni arrivano a Záhony. Dallo scoppio del conflitto più di 60.000 persone sono entrate in Ungheria da questo valico (secondo le autorità ungheresi). Trattandosi di un piccolo paesino, qui mancano tutte le attrezzature per gestire il passaggio di un numero così elevato di persone, soprattutto in prospettava di un aumento degli arrivi con l’apertura dei corridoi umanitari. 

L’Entry Point Hub di Cesvi sarà uno spazio di 200 mq dove 5.000 persone in transito al giorno – soprattutto mamme con bambini – potranno essere accolte in uno spazio riscaldato e in grado di garantire standard igienici e di sicurezza, in cui poter:

  • ricevere un pasto caldo
  • seguire le notizie internazionali su quanto sta accadendo nel proprio Paese e avere informazioni sui treni e gli autobus in partenza da Záhony
  • ricevere tutte le informazioni necessarie per gli spostamenti
  • ricevere informazioni legali sullo status di “Protezione Temporanea”
  • usufruire di una connessione Wi-Fi potente e di stazioni di ricarica del telefono
  • ottenere schede SIM per mettersi in contatto con parenti e amici
  • avere uno spazio riscaldato dove poter riposare e giocare con i bambini

L’HUB avrà una capacità di accoglienza temporanea di transito di 10.000 persone al giorno, se i servizi ferroviari continueranno a garantire un rapido turnover di persone alla stazione.

Intorno alla stazione di Záhony si è reso necessario questo spazio di Cesvi perché a causa degli elevati numeri di passaggio e la completa mancanza di un coordinamento in grado di gestire il flusso (in aumento di giorno in giorno) la situazione stava esplodendo. La circolazione delle informazioni caotica, la paura di perdere la possibilità di fuggire sui treni in partenza per Budapest, la mancanza di luoghi di accoglienza e l’accumulo di tensione dell’ultima settimana, ha reso necessario intervenire in questa direzione con l’obiettivo di migliorare la capacità e la struttura ricettiva, il coordinamento e la governance del centro di transizione della stazione di Záhony, punto strategico per l’entrata in Europa di persone provenienti dall’Ucraina, e per cittadini ucraini che decido di rientrare nel loro paese. Záhony è l’unico punto in Ungheria dove è possibile varcare il confine ucraino via treno (in entrambe le direzioni).

“La sensazione è che questo sia solo l’inizio di un’enorme crisi migratoria. Qui è necessario un intervento immediato” ha dichiarato Andrea Ricci, staff Cesvi in Ungheria.

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© Photo credits: Fabrizio Rigo