Nelson Mandela ci ha lasciati, in punta di piedi.
Oggi molte persone, in ogni parte del pianeta, si sentono più sole. Ma ad accompagnarle c’è la straordinaria eredità che Madiba lascia al mondo intero.
Aveva 95 anni e, alle spalle, una vita fatta di battaglie vere contro la discriminazione, l’emarginazione, la violenza. Una vita spesa per la libertà e per rivendicare che Nessuno è nato odiando l’altro per il colore della sua pelle, il suo background, la sua religione. Le persone apprendono l’odio e, se sono in grado di imparare ad odiare, allo stesso modo si può insegnare loro ad amare. Poiché l’amore arriva molto più spontaneamente al cuore umano rispetto al sentimento opposto.
Il Sudafrica è il Paese con la più alta incidenza di infezioni da Hiv (5.7 milioni di persone colpite) in tutto il mondo. Nelson Mandela ha portato avanti con estrema determinazione la lotta contro l’Hiv/Aids in Sudafrica, soprattutto per garantire l’acceso ai farmaci antiretrovirali ai sieropositivi.
Nel suo ricordo, vogliamo continuare con una forza ancora maggiore le nostre attività contro l’Aids e a favore delle donne vittime di violenza a Città del Capo. Il nostro impegno passa prima di tutto dal coinvolgimento dei giovani delle township, che attraverso l’arte (musica, danza, teatro, fotografia) stanno cominciando a diffondere una cultura della non-violenza, del dialogo e dell’accoglienza tra i loro coetanei.
Crediamo che queste nuove generazioni sapranno dare al Sudafrica il futuro che Nelson Mandela ha sempre sognato per il suo Paese.
Nella foto di Cristina Francesconi, il murales della Casa del Sorriso Cesvi nella township di Philippi, Città del Capo.