Oggi iniziano i lavori della XXII Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), che dal 7 al 18 novembre riunisce a Marrakech, in Marocco, i membri aderenti per dare un seguito effettivo agli accordi presi un anno fa a Parigi, in occasione di Cop21.
Uno degli obiettivi della Conferenza è infatti quello di stabilire i primi Piani di Azione Climatica, definendo l’impegno che ogni stato intende assumersi in proposito.
Alla conferenza partecipa anche Alliance2015, network di Ong europee di cui Cesvi fa parte e con cui opera nei contesti e nei Paesi che per primi risentono dei cambiamenti climatici. Hivos ed Helvetas, i due membri del network presenti a Marrakech, organizzeranno eventi collaterali utili a dare un contributo dal campo alla discussione sul tema.
Il lavoro e le strategie portate avanti dalle Ong sono infatti una testimonianza concreta della necessità di una risposta sostenibile e partecipata ai cambiamenti climatici, risposta di cui anche Cesvi si fa ambasciatore con i suoi progetti: a Shashe, nel sud dello Zimbabwe, in una zona semiarida duramente colpita dal El Niño, la popolazione ha saputo reagire alle avversità climatiche riabilitando le proprie terre e dando vita a un vasto aranceto a produzione sostenibile.
Sempre più spesso però gli interventi richiesti nell’affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici hanno i drammatici caratteri dell’emergenzialità: è il caso dell’uragano Matthew che ha recentemente colpito Haiti, dove Cesvi è fin da subito venuto in aiuto alla popolazione con la distribuzione di beni di prima necessità e kit igienici.
Queste evidenze ci rendono ancora più consapevoli dell’importanza di un evento come Cop22, in cui i leader politici mondiali sono chiamati a una decisa concretezza d’azione, perché Parigi non rimanga solo un accordo politico.