di Elena Paganelli, tratto da Bergamo Sostenibile, luglio 2013
Che il progetto dell’Aspan non fosse solo pane era chiaro fin dall’inizio. L’Associazione dei Panificatori di Bergamo nel 2011 ha lanciato una sfida ambiziosa che aveva come fine la produzione di grano sul territorio bergamasco, evitando la sua importazione da nazioni lontane, spesso extra-europee. Quello che era partito come uno sperimento è arrivato oggi a coprire ben 600 ettari di terreno coltivato, dislocato in 32 comuni, coinvolgendo 36 imprese agricole e oltre 60 panifici.
Un successo suffragato dall’Expo 2015 che ha come tema proprio lo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. In molti panifici della bergamasca è possibile oggi acquistare questo pane “3 volte buono” che permette di riappropriarsi di una sovranità alimentare perduta, garantire un giusto compenso per ciascun attore della filiera e cercare occupazione per un’agricoltura di qualità.
Tuttavia l’associazione ha voluto coniugare la dimensione locale a quella globale, aderendo a un progetto europeo a sostegno delle popolazioni dell’Uganda, progetto gestito dal Cesvi e finanziato da UBI Banca. Come dichiarato dal Presidente di Aspan, Roberto Capello, l’associazione si è impegnata a contribuire all’iniziativa donando un centesimo di euro al programma di sicurezza alimentare e sviluppo agricolo in Nord Uganda per ogni kg di farina venduto. Il ricavato verrà utilizzato per acquistare 20 buoi da aratro e sementi varie per le popolazioni ugandesi.
Il Cesvi è presente in Uganda già dal 2011 e si sta impegnando per sostenere la nascita e lo sviluppo di un’economia locale in questa regione africana che si è collocata tristemente in alto nella classifica stilata dal Global Hunger Index (Indice Globale della Fame). Pertanto, gli operatori del Cesvi non solo distribuiscono sementi e attrezzi, ma portano avanti attività formative che coinvolgono la comunità locale in modo da dare un nuovo impulso allo sviluppo agricolo e idrico di queste zone.
Oggi, obesità e malnutrizione sono i segni più evidenti dello squilibrio alimentare tra il Nord e il Sud del mondo. Il divario Nord-Sud è destinato ad aggravarsi nel corso del tempo a causa del cambiamento climatico e del fenomeno del “Land Grabbing”, ossia l’affitto delle terre di alcuni Stati da parte di altri, che le utilizzano non per produrre cibo, ma fibre a biocarburanti.
Aspan è un’associazione che vuole veicolare attraverso il suo pane dei valori di positività e rispetto e, con la partecipazione a questo progetto, ha dimostrato la sua solidarietà e attenzione verso questioni che, sebbene non ci tocchino direttamente, non possono essere ignorate.