Alliance2015, il network europeo di ONG di cui Cesvi fa parte dal 2002, sostiene il report Dalle parole ai fatti: revisione degli impegni presi alla Conferenza In supporto alla Siria e alle zone di guerra’ – sei mesi dopo. Il report, promosso congiuntamente da Save the Children, Consiglio Danese per i Rifugiati, Consiglio Norvegese per i Rifugiati e Oxfam International, è stato firmato da 48 organizzazioni e da 4 piattaforme di ONG.
La Conferenza In supporto alla Siria e alle zone di guerra, che si è tenuta nel febbraio 2016, ha delineato un nuovo approccio integrato di risposta alla crisi. Il report documenta i progressi fatti fino ad oggi in termini sia di impegno finanziario che politico, e fa specifiche raccomandazioni per poter essere messo in pratica con successo.
Anche se passi avanti sono stati compiuti, la strada da percorrere è ancora lunga. In molte aree i finanziamenti tardano ad arrivare, ed è quindi necessario velocizzarne l’accessibilità. Inoltre, molte delle iniziative di sviluppo già in corso necessitano di tempo, e quindi di una duratura volontà politica a sostenerle, di impegno, di fondi sufficienti e di competenze tecniche perché possano dare i loro frutti.
Punto ancora più importante, se manca un accordo sulla gestione dei problemi relativi allo status legale e alla documentazione dei rifugiati – questione che non è stata affrontata a Londra -, non sarà possibile onorare gli altri impegni presi, dal momento che la protezione è una precondizione necessaria per avere accesso a lavoro e istruzione.
I membri di Alliance2015 si occupano di fornire aiuti umanitari essenziali e supporto alla società civile, in Siria e ai milioni di rifugiati in Turchia, Giordania, Libano e Iraq. L’invito rivolto ai donatori internazionali e ai governi dei Paesi che ospitano i rifugiati è quello di sfruttare il Summit dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (New York, 19 settembre) per assicurarsi che le promesse di Londra si traducano in fatti.
Foto di copertina: Nour Wahid/Save the Children