Emergenza Siria: Cesvi per i profughi rifugiati in Libano

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3 anni di guerra, più di 100.000 morti e 2 milioni di rifugiati, di cui 1 milione bambini.

Oltre il 97% dei rifugiati siriani vengono ospitati dai Paesi confinanti con un fardello non indifferente sulle infrastrutture, l’economia e la società degli stessi.

Ben 800mila sono stati registrati in Libano dall’UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), ma il numero effettivo potrebbe essere molto più alto. Qui, nonostante le condizioni economiche difficili del Paese, trovano supporto e accoglienza da parte delle famiglie libanesi.

“Non ci sono medicine”, “Il latte per i bambini manca”, “I nostri bambini sono per strada e non frequentano la scuola da tre anni”. Nonostante il supporto della popolazione libanese, le necessità primarie dei rifugiati restano ancora tante: il 20% vive senza casa, servizi igienici, acqua ed elettricità. Tra questi anche 150.000 bambini che, non potendo andare a scuola, passano le giornate in strada, giocando tra le macerie e i rifiuti.

Mancano medicine, vaccini, vitamine e generi non alimentari quali materassi, coperte, kit per cucinare.

Nel mese di settembre 2013 Cesvi, in collaborazione con l’Associazione locale Annas Linnas, ha deciso di attivarsi per dare voce a questa emergenza e offrire un aiuto concreto ai profughi siriani in Libano.

Per evitare situazioni discriminanti, che potrebbero far aumentare le tensioni tra la comunità ospitante e i profughi siriani, l’intervento di Cesvi punta al coinvolgimento attivo dei libanesi nella distribuzione di aiuti, privilegiando l’acquisto di cibo di produzione libanese e l’impiego di personale locale nelle attività a favore dei rifugiati.

L’inverno si sta rapidamente avvicinando. Le condizioni climatiche invernali in Libano sono rigide: tempeste, neve e grandine rappresentano serie minacce alla salute e al benessere della popolazione. Le famiglie – in particolare quelle che vivono in tende, edifici in costruzione o luoghi di rifugio collettivo – hanno urgente bisogno di aiuto per affrontare l’inverno. A breve Cesvi inizierà la distribuzione di coperte, indumenti invernali, stufe e carburante per il riscaldamento.

“I siriani vengono in Libano nella speranza di trovare la terra promessa” – afferma Padre Abdo Raad dell’Associazione Annas Linnas – “ma in realtà trovano un Paese pieno di problemi, di povertà e di ingiustizie, in cui non manca il rischio di attentati. Questo distrugge ulteriormente il loro stato psicologico, già devastato dalle violenze e dai maltrattamenti subìti durante il viaggio dalla Siria”.

Puoi sostenere l’intervento d’emergenza umanitaria del Cesvi con un aiuto concreto.

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Con 30 euro distribuisci cibo a una famiglia di profughi per una settimana

Con 50 euro garantisci un alloggio a una famiglia siriana

Con 130 euro contribuisci a pagare la retta scolastica a un bambino siriano

Con 150 euro supporti psicologicamente i profughi siriani vittime di lutti familiari e violenze

Foto di Giovanni Diffidenti