Al via il progetto “Accanto a chi resta” per fornire beni di prima necessità, accoglienza e assistenza psicologica.
Dal 23 al 29 maggio è possibile donare al numero solidale 45580. Campagna solidale sostenuta da Rai per il Sociale.
A tre mesi dall’inizio della guerra in Ucraina sono più di 12 milioni le persone in fuga. Tra queste, oltre la metà (7,7 milioni[1]) sono rimaste all’interno dei confini del Paese e tra gli sfollati interni ci sono anche 2,5 milioni di bambini[2]. Per loro e per le loro famiglie l’organizzazione umanitaria Cesvi, da sempre impegnata nella protezione dell’infanzia, ha lanciato il progetto «Accanto a chi resta».
IL PROGETTO “ACCANTO A CHI RESTA”
L’iniziativa mira a sostenere gli sfollati interni, le persone in movimento nell’Ucraina occidentale e centrale e le persone vulnerabili (famiglie con bambini piccoli, disabili, anziani) rimaste bloccate nelle aree di guerra ad Est, con particolare attenzione ai bambini, attraverso la fornitura di kit igienici, alimenti altamente nutritivi e programmi di sostegno psicosociale per il superamento dei disturbi da stress post traumatico. Secondo il più recente rapporto sugli sfollati interni in Ucraina pubblicato dall’OIM[3] più del 50% delle famiglie sfollate ha bambini, nel 57% dei casi sono presenti persone anziane e nel 30% persone con malattie croniche.
Il progetto, in particolare, fornirà supporto alla popolazione di Vinnytsia e Kropyvnyts’kyi, oltre che alle persone vulnerabili nelle aree di conflitto di Dnipro e Zaporizhzhia, attraverso l’adeguamento strutturale di centri collettivi, rendendoli più fruibili da donne e bambini, e la costruzione di tensostrutture riscaldate (entry point hub) dove le persone potranno trovare cibo, servizi igienici e informazioni per proseguire in sicurezza il percorso migratorio. Inoltre, il progetto fornirà anche supporto psicosociale a bambini e genitori in modo che possano a loro volta aiutare i propri figli a superare il trauma della guerra e costruirà child space center con attività educative e ludico ricreative.
Un altro obiettivo del progetto “Accanto a chi resta” è quello di supportare economicamente le famiglie mono genitoriali con bambini piccoli, gli anziani e le persone con disabilità attraverso la logica cash for work (fornitura di piccoli aiuti economici in cambio del disbrigo di alcune attività di interesse della comunità), per aiutare le categorie più vulnerabili – in particolare le donne e i bambini – a ridurre il rischio di violenze e di tratta.
INTERVENTI IN UCRAINA E AI CONFINI
Oltre a sostenere le persone rimaste all’interno dell’Ucraina, Cesvi ha attivato progetti anche per supportare la popolazione in fuga verso i confini di Romania, Ungheria e Polonia.
UCRAINA. Cesvi è la prima ong ad affiancare la municipalità in un’opera di ricostruzione di Bucha, città simbolo e teatro di terribili massacri che ha visto come principali vittime bambini, donne, anziani e disabili. Cesvi, che sta aprendo un ufficio dedicato in loco, ha iniziato a impostare gli interventi per ricostruire la città sia dal punto di vista strutturale che del tessuto sociale. L’incontro con il sindaco ha fatto emergere come i bisogni più impellenti della città in questa fase siano ristabilire la sicurezza nelle aree liberate (dove è in corso la campagna di sminamento e rimozione dei residuati bellici) per permettere il rientro dei cittadini in completa sicurezza; ricostruire e/o recuperare le infrastrutture distrutte, sia quelle pubbliche, che quelle residenziali – anche con una fase intermedia di strutture temporanee; ricostruire le abitazioni, le attività economiche/produttive e le strutture per le attività sociali; riequipaggiare le flotte di mezzi dei servizi pubblici, come ambulanze, autopompe, mezzi pubblici; favorire la ripresa delle attività lavorative, il rispristino della produzione industriale; affiancare strutture come asili, ospedali e scuole con interventi sociali e materiali e in generale fornire assistenza psicosociale alla popolazione rimasta.
Sin dalle prime ore del conflitto inoltre Cesvi si è mobilitata nel Paese, attraverso il partner People in Need (PIN), nell’ambito della rete internazionale Alliance2015, attivandosi a Leopoli, nella parte occidentale del Paese, dove sono stati inviati finora cinque convogli umanitari – con diverse tonnellate di cibo, kit igienici, pannolini, forniture mediche, sacchi a pelo, materassi e altri beni di prima necessità – per gli oltre 200mila sfollati interni della città, tra i quali moltissimi bambini[4]. Un altro carico contenente anche kit medici destinati agli ospedali ha raggiunto la capitale Kiev. A Velykyi Bereznyi invece è sorta una tensostruttura riscaldata dotata di servizi igienici. Qui gli sfollati hanno la possibilità di riposare in attesa di varcare il confine, ricevere cibo, bevande calde, articoli per l’igiene e carte sim. Il nuovo progetto “Accanto a chi resta” rafforzerà ulteriormente il sostegno alla popolazione colpita dal conflitto.
ROMANIA. In Romania, l’organizzazione è presente nella città di Sighet, dove in collaborazione con Sos Bambini Romania assiste le mamme con figli accolte nel centro Piccolo Principe. Qui, oltre a un pasto caldo, kit igienici, vestiti puliti, libri e materiale didattico, possono ricevere sostegno psicologico e svolgere attività ricreative. A Tulcea, Isaccea e Galati, è stato avviato un progetto che assiste circa 12.500 persone, soprattutto bambini con artisti del circo solidale che organizzano attività di prima accoglienza, spettacoli e laboratori di arte-terapia. Secondo le Nazioni Unite, con quasi 600mila profughi, la Romania è il secondo Paese, dopo la Polonia, per arrivi dall’Ucraina[5]. Il progetto è sostenuto dal noto attore Alessio Boni, testimonial storico di Cesvi, che ha visitato personalmente il centro e incontrato i bambini e le mamme accolte.
UNGHERIA. In Ungheria, a Zahony, dove oltre 350mila profughi hanno trovato riparo, è stato allestito il primo Entry Point Hub, una tensostruttura riscaldata, con stazioni per la ricarica dei telefoni, schermi per le informazioni in lingua ucraina, servizio di orientamento sul proprio status e i propri diritti, una cucina in grado di fornire fino a 10.000 pasti caldi al giorno, servizi per l’accoglienza notturna e un temporary Kindergarten.
POLONIA. È in partenza, a Lublino, un progetto di accoglienza per 100 mamme e bambini presso una struttura alberghiera del centro: riceveranno vitto (3 pasti al giorno, con anche alimenti specifici per i bambini), alloggio, trasporti e servizi di orientamento per aiutarli a ripianificare la propria vita.
Per aiutare le famiglie e i bambini colpiti dall’emergenza umanitaria ucraina, Cesvi ha attivato una campagna di raccolta fondi tramite SMS solidale dal 23 al 29 maggio sostenuta da Rai per il Sociale. Grazie a chiamate da rete fissa o SMS al 45580 sarà possibile donare per supportare gli interventi di Cesvi dedicati alla protezione dell’infanzia.
[1] IOM Italy, Ucraina: sono ormai 7,7 milioni gli sfollati interni, un sesto della popolazione
[2] UNICEF Ucraina: sfollati 4,3 milioni di bambini. Più della metà di tutti i bambini del paese | UNICEF Italia
[3] IOM Italy, Ucraina: sono 7.1 milioni gli sfollati interni
[4] GLOBAL SHELTER CLUSTER, Shelter Cluster Ukraine Emergency Situation Report # 2 – Ukraine | ReliefWeb
[5] UNHCR, Ukraine Refugee Situation