In soli tre giorni il Nord Africa è stato colpito da due gravissime catastrofi naturali che hanno messo in ginocchio rispettivamente Marocco e Libia: un terremoto di magnitudo 6,8 e la tempesta Daniel.
I nostri operatori sul campo riferiscono di «Città devastate, interi villaggi completamente distrutti e non raggiungibili dai soccorsi. Decine di migliaia di vittime e superstiti che non sanno dove dormire e cosa mangiare. Situazione igienico-sanitaria molto delicata».
Le due tragedie hanno causato complessivamente oltre 14.200[1] vittime, almeno 13.000 feriti e decine di migliaia di dispersi[2]. Noi di CESVI ci siamo attivati subito per portare soccorso e assistenza alla popolazione di entrambi i Paesi, con distribuzione di beni di prima necessità e supporto psicologico.
Unisciti a noi nell’aiutare Marocco e Libia a risollevarsi da queste catastrofi.
In Marocco il numero delle vittime del terremoto dell’8 settembre è di oltre 2.900 e si contano più di 5.600 feriti[3]. I danni maggiori sono stati registrati nelle aree montuose e i soccorsi faticano a raggiungere i villaggi maggiormente colpiti. Oltre 300.000[4] le persone colpite in maniera diretta dalla catastrofe, tra queste anche oltre 100.000 bambini[5]. «Sono più di 82.000 le persone che hanno perso la propria casa e migliaia di famiglie sono costrette a dormire all’aperto o in accampamenti improvvisati» – dichiara Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di CESVI, «Insieme ai nostri partner in Marocco ci siamo mobilitati per portare gli aiuti più urgenti: in questo momento la popolazione ha bisogno di acqua, prodotti igienici e sanitari e tende. Servono anche coperte calde, per via della forte escursione termica. Il nostro team emergenza è sul campo nelle province di Marrakech e Agadir per analizzare le necessità della popolazione, ponendo un’attenzione particolare al forte bisogno di servizi di protezione e di supporto emotivo e piscologico. Prevediamo di avviare un programma di supporto psicosociale. Particolare attenzione verrà data ai bambini, per cui intendiamo creare luoghi di ritrovo inclusivi».
In Libia la tempesta “Daniel” ha causato una catastrofe senza precedenti, colpendo oltre 880.000 persone[6], di cui almeno 300.000 bambini[7]. Solo a Derna il ministero della Sanità del governo orientale libico ha accertato 3.252 morti, anche se le Nazioni Unite ne stimano oltre 11.300[8] e si teme che il bilancio possa arrivare a superare le 20mila vittime[9]. Secondo le ultime stime OIM sono circa di 36.000 le persone rimaste senza casa nelle aree colpite[10], mentre non è ancora possibile stabilire quale sia la situazione per i 600.000 migranti presenti sul territorio libico. Roberto Vignola sottolinea: “Il nostro team è già sul campo e abbiamo previsto la distribuzione di kit igienico-sanitari, acqua potabile, vestiti, materassi e kit scolastici per far fronte ai bisogni immediati. Inizialmente interverremo all’interno dei rifugi temporanei e delle abitazioni private dell’area limitrofa a Derna dove sempre più sfollati stanno cercando rifugio e trovano accoglienza. Qui avvieremo anche servizi di primo soccorso psicologico di emergenza e creeremo Child Safe Space per attività ricreative ed educative per bambini”.
Negli ultimi anni noi di CESVI abbiamo risposto a emergenze in tutto il mondo, prendendoci cura delle persone coinvolte in disastri naturali, eventi climatici estremi, conflitti e pandemie. Il nostro principale obiettivo è sempre stato quello di fornire supporto psicologico, beni di prima necessità e assistenza alle comunità colpite.
La nostra promessa è esserci, qualunque cosa accada. Aiutaci a mantenere questa promessa: insieme possiamo donare nuova speranza alle migliaia di persone colpite in Libia e Marocco. Dona subito.