Difficile immaginare cosa sia la vita a Gaza per un bambino o una bambina oggi: essi rappresentano purtroppo le principali vittime di questo conflitto, dall’inizio dell’escalation infatti quasi la metà (44%) del totale delle vittime civili aveva meno di 14 anni, mentre chi è sopravvissuto ha visto stravolgere completamente la propria quotidianità. Gran parte di loro hanno perso la casa, i propri giochi, gli amici, molti sono rimasti orfani, tanti non hanno accesso a cibo a sufficienza per sopravvivere, l’acqua pulita è invece diventata introvabile e le carenti condizioni igieniche hanno provocato problemi di salute al 90% dei bambini sotto i 5 anni.
I bambini di Gaza hanno perso la propria innocenza, la propria infanzia e con essa i loro diritti fondamentali. Tra questi quello all’istruzione.
Nella Striscia il 90% degli edifici scolastici è infatti stato distrutto e oggi 625.000 bambini non hanno più la possibilità di frequentare la scuola. Le occasioni per i bambini e i ragazzi di riunirsi ai propri coetanei, in contesti protetti e dove poter essere seguiti nello studio, sono rarissime. Tra le strutture ancora attive vi è il centro educativo “Without Borders” a Gaza City che fornisce servizi educativi ai bambini e agli adolescenti del quartiere. È frequentato da oltre 550 studenti di vari livelli accademici, compresi gli studenti delle scuole superiori, con l’intenzione di aumentare le iscrizioni a circa 1.000 studenti nel prossimo futuro. Nei luoghi di aggregazione e nei centri educativi come questo è fondamentale che i bambini possano avere anche accesso a servizi igienico-sanitari adeguati. Purtroppo molti studenti della zona non hanno a disposizione questi servizi cosa che comporta notevoli difficoltà: molti sono costretti a percorrere lunghe distanze per trovare un bagno, o a ricorrere a soluzioni insalubri mettendo a rischio la loro salute, contribuendo alla diffusione di malattie legate all’igiene, ma genera anche un profondo disagio psicologico.
Proprio nel centro educativo “Without Borders” stiamo installando cisterne per l’acqua potabile e latrine per gli studenti e lo staff dei centri educativi, garantendo loro la possibilità di passare le ore nel centro con dignità e i servizi essenziali.
Dopo aver distribuito cibo terapeutico ai bambini malnutriti sotto i cinque anni e acqua a 5-10mila persone al giorno a partire dai mesi estivi, le nostre attività negli ultimi mesi si sono infatti concentrate sulla fornitura di servizi igienico-sanitari adeguati (costruzione e riabilitazione di latrine) in oltre 30 siti di sfollati nella Striscia, oltre a preparare il terreno per la stagione delle piogge con interventi per ridurre il rischio di inondazioni in 40 siti.
Gaza da oltre un anno vive una situazione catastrofica. Rimanere al fianco della popolazione significa anche occuparsi della loro salute e dignità. Noi di CESVI continueremo a operare nonostante le sempre più difficili per portare tutto l’aiuto possibile alla popolazione. Sostieni il nostro intervento a Gaza e aiutaci a dare speranza.