Il 19 agosto celebriamo in tutto il mondo il lavoro degli operatori umanitari, in onore di coloro che hanno perso la vita sul campo. La Giornata cade infatti nell’anniversario dell’attacco del 2003 alle Nazioni Unite nel quale furono uccisi 22 operatori a Baghdad, in Iraq.
Il lavoro dell’operatore umanitario nasce spesso da una grande passione, coloro che scelgono questa strada infatti non temono l’impegno e la fatica e sono pronti anche a correre dei rischi, perché aiutare coloro che soffrono nelle aree più difficili del pianeta è spesso una vera e propria missione, guidata da principi di umanità e giustizia.
Per questo il lavoro dell’operatore umanitario va tutelato, protetto e rispettato e in questa giornata vogliamo celebrare tutti gli operatori CESVI che in 26 Paesi del mondo mettono la propria competenza, professionalità e passione al servizio di chi ha più bisogno, per sconfiggere la fame e garantire nutrizione a mamme e bambini, per proteggere dalle violenze e dagli abusi i più vulnerabili, per rendere le popolazioni più resilienti e capaci di prevenire e reagire agli effetti del cambiamento climatico, per proteggere coloro che in contesti di emergenza rischiano ogni giorno la vita.
A tutti loro, dall’America Latina, all’Africa, dall’Asia, al Medio Oriente fino all’Italia, va il nostro GRAZIE!
In occasione della Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario, ascoltiamo dalla vivavoce di alcuni dei nostri operatori impegnati sul campo cosa significa per loro lavorare in un’organizzazione umanitaria come CESVI.