Il fenomeno della tratta è un crimine, una grave violazione dei diritti umani, che interessa soprattuto donne e bambini, che con l’inganno o la forza vengono prelevati allo scopo di essere sfruttati. Un fenomeno che colpisce sia nei Paesi di origine, che nei Paesi di transito o di destinazione delle vittime.
Ad aumentare i rischi di tratta nel mondo contribuiscono oggi in alta misura le crisi globali, le guerre e l’emergenza climatica. Coloro che non possiedono uno status legale sono infatti maggiormente a rischio di sfruttamento, discriminazioni e abusi e quindi più esposti alla tratta.
La Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani 2023 mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli sviluppi e le tendenze preoccupanti individuate dall’ultimo Rapporto globale sulla tratta di esseri umani dell’UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime). A livello globale c’è stato un peggioramento nell’individuazione dei casi – i tassi di individuazione sono diminuiti dell’11% nel 2020 e le condanne sono crollate del 27% e anche a causa della pandemia le caratteristiche del fenomeno sono mutate, rendendolo ancora più clandestino e rischioso per le vittime, e diminuendo le probabilità che il reato venga portato all’attenzione delle autorità.
Il fenomeno della tratta ha assunto caratteristiche molto preoccupanti in Ucraina nell’ultimo anno. Tra le tragedie nascoste c’è infatti l’allarmante aumento del traffico di esseri umani all’interno dei confini. Riconoscere il legame tra il conflitto e il traffico di esseri umani è fondamentale per affrontare efficacemente il problema e sostenere le persone colpite.
Il conflitto con la Russia ha lasciato l’Ucraina alle prese con sfide sociali ed economiche, creando un ambiente che favorisce la vulnerabilità. Lo sfollamento, la disoccupazione, la disgregazione delle strutture sociali e l’accesso limitato ai servizi di base hanno reso molti individui e comunità suscettibili alla tratta di esseri umani.
Lo spostamento di persone indotto dal conflitto ha aumentato il rischio di tratta di esseri umani. Gli sfollati, tra cui donne, bambini e anziani, sono particolarmente vulnerabili allo sfruttamento, al lavoro forzato e alla tratta sessuale. Inoltre il conflitto ha creato un ambiente favorevole alla crescita delle reti della criminalità organizzata, che prosperano sfruttando le vulnerabilità. Queste reti criminali si dedicano al traffico di esseri umani, utilizzandolo come mezzo per finanziare le loro operazioni e destabilizzare ulteriormente la regione.
I governi, le organizzazioni della società civile e le agenzie umanitarie devono lavorare insieme per sviluppare strategie globali che affrontino le conseguenze immediate e a lungo termine della tratta.
Insieme, possiamo garantire che le conseguenze del conflitto non diventino un terreno fertile per lo sfruttamento e che ogni individuo in Ucraina riceva la protezione e il sostegno che merita.