Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale del Migrante, istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite per commemorare il giorno in cui, nel 1990, venne adottata la Convenzione Internazionale per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.
Gli ultimi dati globali dell’UNHCR parlano di oltre 65 milioni di persone costrette a fuggire dal proprio Paese nel 2015. Restringendo lo sguardo al solo Mediterraneo, nel 2016 le coste di Grecia, Italia e Spagna hanno visto l’arrivo di quasi 360.000 migranti in fuga da guerre, persecuzioni e disastri ambientali, di cui la metà circa sbarcati nel nostro Paese.
Tra di loro si contano oltre 15.000 minori non accompagnati. Sono adolescenti tra i 12 e i 17 anni, provengono da Paesi diversi come Egitto, Gambia, Albania, Eritrea, Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio e Somalia, dove lasciano contesti difficili e dure condizioni di vita, nella speranza di trovarne di migliori, e più umane, nel nostro Paese.
Cesvi risponde a quest’esigenza e alla necessità di favorire l’integrazione dei ragazzi con il progetto “SOSteniamoci”, lanciato a Bergamo in collaborazione con Brembo. Il progetto accompagnerà 25 minori stranieri verso l’autonomia socioeconomica, supportandoli nella realizzazione del loro progetto di vita tramite la creazione di percorsi formativi, a cui seguirà un processo di inserimento lavorativo in varie realtà del bergamasco.
I ragazzi, selezionati in base alla forte motivazione e al grande desiderio di costruire una vita in Italia, verranno supportati dal punto di vista psicologico, e orientati affinché potenzino le loro capacità attraverso training ad hoc, ideati in base alle loro attitudini e alle loro aspirazioni. Inoltre, potranno avere l’opportunità di svolgere tirocini e fare esperienza di “learning on the job” sul territorio.
25 ragazzi, 25 storie di vita diverse che hanno in comune la voglia di dimenticare il passato, segnato da fuga e momenti dolorosi, e il sogno di costruirsi un futuro migliore.
Un passo importante verso il riscatto e l’integrazione.
Foto di copertina: Giovanni Diffidenti