Il 13 ottobre è la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri. La celebrazione, indetta dall’Onu nel 1989, promuove una maggior consapevolezza nelle comunità e nelle persone dei rischi legati ai disastri naturali, e chiama governi e collettività a un impegno condiviso nella prevenzione di eventi catastrofici.
In Tajikistan Cesvi lavora da 7 anni nel settore ambientale per diffondere un uso sostenibile delle risorse naturali.
Nel Paese le zone boschive sono un elemento chiave per la protezione dell’ambiente e per la salvaguardia del clima. Come spesso accade però, le attività umane non rispettano a dovere le stesse risorse naturali di cui si servono ampiamente. Il disboscamento illegale e lo sfruttamento indiscriminato del terreno per agricoltura e pascolo hanno infatti stressato e impoverito il suolo a tal punto da causare frane e smottamenti in più del 90% della superficie del Paese. È ciò che si dice erosione del suolo, all’origine di molti dei disastri naturali che interessano l’area.
Il lavoro di Cesvi consiste nel supportare gli organi statali della protezione forestale nel conservare e riabilitare le zone boschive, contribuendo così alla salvaguardia della biodiversità e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Ce lo racconta così Ismoil Ibrogimov, Capo Forestale nel distretto di Khovaling, dove opera Cesvi.
Dal campo
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la guerra civile e la crisi energetica, la sussistenza dell’area ha cominciato a dipendere fortemente dalla foresta, elemento vitale e critico allo stesso tempo. Per la maggior parte della popolazione è l’unica fonte di legname per cucinare e scaldarsi durante l’inverno.
L’Impresa Statale Forestale che si occupa della sua gestione manca però di risorse e personale a sufficienza per prendersi cura in autonomia delle aree boschive.
Dal 2015, grazie al prezioso affiancamento di Cesvi, l’Impresa ha migliorato le sue capacità tecniche e umane: ha condotto inventari nella foresta ed elaborato piani di gestione che prevedono approcci nuovi ed efficienti, ha comprato macchinari e formato il personale. I numeri parlano chiaro: a oggi sono stati riabilitati più di 3.400 lotti forestali. I lotti, protetti ora da contratti per la gestione collettiva della foresta, hanno accolto 280.000 nuove piantine. Oltre un milione sono invece le piantine destinate ai 908 lotti adibiti recentemente a foresta. La nostra zona torna finalmente a inverdirsi!
Per la prima volta in 25 anni, l’Impresa è in grado di prendersi cure delle sue foreste. La nostra esperienza, unita alle pratiche innovative che abbiamo conosciuto grazie al progetto con Cesvi, ci sta spianando la strada verso una gestione forestale sempre più sostenibile.