In India, le statistiche riguardanti l’evoluzione della nuova ondata di pandemia sono in continuo aggiornamento. Purtroppo, quello che fino alla fine di marzo poteva considerarsi quasi un “porto sicuro” è diventato in poco tempo il maggior bacino al mondo di nuovi contagi e decessi a causa del Coronavirus. Attualmente la curva sembra decrescere, ma è difficile prevedere quando in India si verificheranno le condizioni per il rientro a scuola.
In questo contesto Ekta, il partner di Cesvi che gestisce la Casa del Sorriso nel distretto di Cuddalore (Tamil Nadu), deve fare i conti con le gravi conseguenze di tutto quello che è accaduto da marzo 2020 in poi; e il conto è particolarmente salato.
Almeno 110 famiglie hanno abbandonato le loro abitazioni per migrare verso altri luoghi, visto il venir meno delle fonti di reddito normalmente disponibili nei villaggi della zona. Altri genitori si sono allontanati in cerca di fortuna lasciando ragazze e ragazzi privi di ogni controllo e supervisione, abbandonati completamente a se stessi.
Le condizioni di vita si sono talmente deteriorate da mettere in ulteriore, grave pericolo l’infanzia di bambine e ragazze: si è registrato un aumento nel numero di spose bambine, a partire dai 6-7 anni (una pratica difficile da sradicare di fronte alla quale anche la polizia e l’amministrazione distrettuale è impotente). Altre giovani sono state costrette ad iniziare a lavorare per garantire una piccola entrata economica alle loro famiglie, abbandonando così per sempre gli studi. Si sono verificati fenomeni di abuso sessuale, con i ragazzi più grandi che hanno approfittato di ragazze e bambine offrendo in cambio di prestazioni sessuali compensi pari a 10 o 20 centesimi di euro.
Cesvi ed Ekta stanno lavorando con impegno per proteggere nel migliore dei modi un’infanzia dunque sempre più vulnerabile, sempre più derubata dei suoi sogni e del suo futuro. Nel momento in cui scriviamo sono affidate alle cure della Casa del Sorriso 21 ragazze, di cui 3 presenti nella struttura per preparare gli esami, le restanti a casa presso le loro famiglie per la pausa estiva (che qui coincide con i mesi di aprile e maggio), con il supporto di pacchi alimentari e di beni di prima necessità. All’inizio del nuovo anno scolastico se ne aggiungeranno altre, rimaste orfani o provenienti da nuclei in grave difficoltà. La Casa del Sorriso continuerà anche a proporsi alla comunità dei villaggi vicini come spazio di studio quotidiano e di fruizione di Kalvi Tv, il canale educativo nato con la pandemia per volontà del governo statale che è necessario promuovere con forza per bilanciare il crescente disinteresse della popolazione in età scolastica, causato in gran parte dal prolungato distacco dai propri insegnanti e dalla mancanza di un adeguato supporto genitoriale.
Una luce arriva anche dalla straordinaria esperienza dei Children’s Club, promossi da Cesvi ed Ekta. Sono gruppi di 20/25 minori per ogni villaggio che si riuniscono periodicamente affrontando tematiche come l’abuso di alcool da parte dei genitori, i matrimoni precoci, la parità di genere, l’importanza dello studio, il lavoro minorile. Ognuno di essi ha Presidente, Vice Presidente, Ministro dell’Istruzione, Ministro degli Interni e Ministro dell’Ambiente. Questi Club sono composti da giovani che stanno davvero prendendo in mano il loro futuro, nonostante le difficoltà del momento, ottenendo grandi risultati: mandano a scuola regolarmente gli amici, ottengono l’elettrificazione delle strade, ritirano le family card con i sussidi alimentari per le famiglie bisognose, promuovono la salute, la prevenzione, i diritti dei bambini.
Con la tua donazione puoi aiutare i bambini e le bambine delle Case del Sorriso in India a realizzare i propri sogni.