Pakistan travolto dalle piogge monsoniche: è di nuovo emergenza alluvioni

Il Pakistan è uno dei Paesi più vulnerabili al cambiamento climatico, con eventi estremi come ondate di calore, piogge torrenziali e alluvioni improvvise che scandiscono la vita di milioni di persone, con conseguenze devastanti sull’economia e sulla sopravvivenza delle comunità rurali. Le inondazioni del 2022, che avevano sommerso un terzo del Paese, restano una ferita aperta. Tre anni dopo, le piogge torrenziali di questi ultimi mesi hanno messo buona parte del Paese nuovamente in ginocchio.

Le precipitazioni, più abbondanti e violente rispetto alla media, hanno provocato frane, inondazioni e il crollo di infrastrutture in tutto il Paese. Ad oggi si contano almeno 799 morti, oltre 1.000 feriti e più di un milione di persone colpite. Intere comunità sono state costrette a lasciare ancora una volta le proprie case, con circa 30.000 sfollati e danni ingenti a più di 7.200 abitazioni. Inoltre, le alluvioni hanno spazzato via migliaia di capi di bestiame, privando le famiglie di una risorsa fondamentale per la propria alimentazione e per il proprio reddito, e andando così ad aggravare una crisi alimentare già cronica.

CESVI sul campo

Una parte fondamentale del lavoro di CESVI nel Paese è quella di preparare le comunità a rispondere agli shock climatici, sempre più frequenti e sempre più violenti. In questi anni, abbiamo formato 180 giovani per supportare le operazioni di ricerca e di primo soccorso nelle emergenze: proprio in questi giorni i giovani volontari di CESVI si sono attivati nel distretto di Buner (nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa) – uno dei più colpiti – per evacuare le famiglie, prestare primo soccorso e portare assistenza nei villaggi.

Inoltre, i team di CESVI sono sul campo nelle zone colpite più duramente dalle alluvioni per valutare la situazione e i bisogni delle comunità, che hanno raggiunto livelli drammatici:

  • Mancano le attrezzature per proseguire con le operazioni di ricerca e soccorso in maniera rapida e sicura;
  • Migliaia di famiglie vivono in strada e necessitano di tende, materassi e coperte;
  • Servono urgentemente non solo pacchi alimentari, ma anche sementi e strumenti agricoli per permettere alle comunità di riavviare la propria produzione agricola;
  • Con le piogge, l’affollamento nelle tende e le condizioni igieniche difficili, occorre ripristinare il prima possibile la fornitura di acqua potabile, distribuire kit igienico-sanitari e zanzariere per mitigare il rischio che si diffondano malattie come colera, malaria e dengue;

Tra emergenza e vulnerabilità cronica

Il Pakistan vive una condizione di emergenza ricorrente, intrappolato tra povertà strutturale e disastri climatici ciclici e devastanti. Ogni stagione monsonica rischia di trasformarsi in una catastrofe, con interi villaggi sommersi e migliaia di famiglie che perdono – anno dopo anno – le proprie abitazioni, i propri raccolti e allevamenti, senza più speranze.

Rimanete insieme a noi al fianco delle comunità più vulnerabili, sostenete i nostri interventi per la popolazione pakistana.