La città carioca è stata recentemente teatro di una delle operazioni di polizia più sanguinose della storia recente. Gli scontri tra le forze di sicurezza e un noto gruppo criminale hanno provocato una vera strage, con un bilancio di oltre 130 morti e 81 arresti, riaccendendo i riflettori sulla violenza endemica che affligge le favelas del Brasile.
L’operazione si è concentrata principalmente nei complessi di favelas di Penha e Alemão, nella zona nord di Rio. Gli scontri sono stati di inaudita violenza, tanto che la comunità internazionale, inclusa l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, ha espresso “orrore” per l’accaduto.
Gli scontri a poca distanza dalla Casa del Sorriso
La scia di violenza ha toccato da vicino anche l’area in cui opera CESVI. Gli scontri più feroci si sono verificati in una favela a poco più di due chilometri dalla Casa del Sorriso, situata a Manguinhos. La stessa banda criminale coinvolta nel blitz controlla infatti anche gran parte della favela in cui si trova “Casa Viva”.
L’inasprirsi degli scontri e la conseguente tensione nella comunità hanno costretto lo staff a interrompere temporaneamente le attività, per garantire l’assoluta sicurezza dei bambini, degli operatori e delle famiglie.
“Un luogo di vita, resistenza e speranza”
“Rio de Janeiro ha vissuto giorni difficili, segnati da paura e tensione. Un’operazione disastrosa condotta dal Governo dello Stato ha provocato una vera e propria giornata di terrore, con più di 130 vittime, lasciando una scia di tristezza e disperazione in tutta la città.
Durante questo periodo, servizi essenziali come sanità, istruzione e trasporti sono stati interrotti, con un profondo impatto sulla vita quotidiana dei residenti, soprattutto di quelli delle favelas.
A Manguinhos, una comunità vicina ai complessi di Alemão e Penha, il clima di paura era intenso. Di fronte a questo scenario, la Casa del Sorriso, come misura di sicurezza, ha dovuto chiudere temporaneamente i battenti, garantendo la sicurezza dei suoi beneficiari, dei dipendenti e delle famiglie assistite.
Oggi, con il cuore pieno di impegno per la vita, abbiamo riaperto le porte, riaffermando il nostro ruolo di luogo di rifugio, accoglienza e speranza. Il nostro team, composto principalmente da residenti di Manguinhos, comprende profondamente cosa significhi resistere e ricostruire in mezzo al dolore.
Sappiamo quanto sia importante mantenere vivo questo spazio di protezione, cura e accesso ai diritti, soprattutto per i bambini della favela, che meritano di sorridere e sognare, anche di fronte alle avversità.
La Casa del Sorriso rimane salda nella sua missione di promuovere la pace, l’arte, la cultura e l’amore, essendo un faro di speranza nei momenti bui. Perché la Casa è, e sarà sempre, un luogo di vita, resistenza e speranza.”
– Elizabeth Campos, Coordinatrice della Casa del Sorriso di Rio de Janeiro
La Casa del Sorriso: un’oasi di sicurezza a Manguinhos
Nonostante la paura e il timore di nuovi scontri, le attività presso la Casa del Sorriso sono riprese regolarmente. È un segnale di resilienza che dimostra quanto sia fondamentale la presenza di luoghi percepiti come sicuri e sani dalla popolazione.
La Casa del Sorriso di CESVI è infatti uno dei pochissimi spazi protetti e di aggregazione per i bambini di Manguinhos. In un contesto sociale in cui violenza, degrado e narcotraffico sono una realtà quotidiana, il centro rappresenta un rifugio vitale. Qui, attraverso attività educative, ludiche e di supporto psicologico, i bambini possono uscire dalla spirale di criminalità, ricevere protezione e coltivare la speranza di un futuro diverso.
Episodi come questi dimostrano quanto l’impegno della Casa del Sorriso a protezione della vita dei giovani e delle famiglie e a garanzia di pace e normalità sia più che mai necessario.
Sostieni con noi il futuro dei bambini e dei ragazzi di Manguinhos.
