Terremoto in Myanmar: CESVI al fianco delle comunità colpite

Un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar venerdì 28 marzo 2025, provocando gravi danni in diverse aree. La regione più colpita è la Dry Zone, al centro nel Paese, con una popolazione di circa 7 milioni di persone che vivono in un raggio di 100 km dall’epicentro, ad ovest della città di Mandalay (GDACS). Proprio dalla Regione di Mandalay e dallo Stato dello Shan arrivano i primi report che segnalano crolli parziali di edifici, crepe strutturali e danni diffusi alle infrastrutture, tra cui il crollo dello storico ponte di Sagaing e l’interruzione della principale autostrada nazionale nei pressi di Mandalay. Appena 12 minuti dopo il sisma, una forte scossa di assestamento di magnitudo 6.4 ha aggravato ulteriormente la situazione, con la terra che non smette di tremare.

Anche il nostro ufficio di Kalaw – cittadina a circa 200km a sud di Mandalay – ha riportato danni: il personale ha prontamente evacuato l’edificio in seguito alla comparsa di crepe nelle pareti. Fortunatamente, tutti i membri del team stanno bene. Abbiamo ricevuto notizie rassicuranti dalla quasi totalità del nostro staff fuori Yangon. Rimane però alta l’apprensione per un team di circa sei persone attualmente sul campo nella zona di Chauk, nella Regione di Magway, con cui non siamo ancora riusciti a ristabilire i contatti a causa dell’interruzione totale delle comunicazioni. I nostri sforzi per rintracciarli sono costanti e continuiamo a monitorare la situazione minuto per minuto.

La nostra presenza in Myanmar

CESVI è attiva in Myanmar dal 2001, con progetti che rafforzano la resilienza delle comunità rurali più vulnerabili e promuovono lo sviluppo sostenibile, in particolare nella Dry Zone. Lavoriamo a fianco delle popolazioni locali su più fronti: sicurezza alimentare, mezzi di sussistenza e inclusione economica – in particolare delle donne – educazione in contesti di emergenza, protezione dei minori, e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso il recupero ambientale e la creazione di asset comunitari.

Nella Dry Zone, sosteniamo famiglie vulnerabili attraverso sostegno economico per la realizzazione di opere di conservazione del suolo, riabilitazione di stagni per la raccolta dell’acqua e riforestazione. Nel Southern Shan supportiamo centinaia di piccoli agricoltori nella transizione verso un’agricoltura orticola sostenibile, mentre nelle aree colpite dal conflitto garantiamo accesso all’educazione a migliaia di bambini esclusi dal sistema scolastico. Promuoviamo inoltre l’empowerment economico femminile attraverso la creazione di microimprese per la trasformazione di prodotti alimentari e la formazione finanziaria delle donne in ambito rurale.

In un Paese, fra i più poveri dell’Asia, già fortemente segnato da crisi politiche, economiche e sociali, questo terremoto rappresenta una nuova, drammatica sfida per migliaia di famiglie, dopo che già lo scorso anno il tifone Yagi aveva messo in ginocchio buona parte del Paese. Noi di CESVI siamo al lavoro per valutare i bisogni emergenti e rafforzare la nostra risposta umanitaria.

Per affrontare questa emergenza, il popolo birmano ha bisogno di aiuto. Restiamo al loro fianco.

Foto di © Gianfranco Ferraro