La Notte di Ivan Kupala (festa di San Giovanni Battista) è una festività che cade per tradizione ogni anno nel giorno del solstizio d’estate, il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. La tradizione narra che in questa giornata il sole di divertisse a giocare e che avvenissero altre meraviglie della natura. In Ucraina giovani donne e uomini si riuniscono adornandosi e decorando le proprie case con piante e fiori, passano il tempo ballando, cantando e suonando.
Una notte di festa che può portare sorrisi e gioia anche in un momento buio come quello che sta vivendo l’Ucraina, ancora sotto attacco dopo un anno e mezzo.
In questa speciale giornata noi di CESVI abbiamo voluto offrire un po’ di spensieratezza alla popolazione di Bucha, dove siamo tuttora presenti con interventi di supporto psicosociale per adulti e bambini.
Musica, divertimento, attività creative di pittura e composizione floreale hanno scandito una giornata alternandosi a momenti di incontro e riflessione sul tema della salute mentale. Le persone si sono riunite per discutere e comprendere attraverso il supporto dei nostri psicologi l’importanza di condividere e riconoscere i propri sentimenti e di gestire stress e difficoltà mentali che vivono quotidianamente da quando è iniziata la guerra.
Tra i presenti Nadia Latsyba, 65 anni, insieme a suo nipote. Il tetto della sua casa è ancora distrutto, dopo gli attacchi. Ne ha passate tante, l’arrivo della guerra, la mancanza di denaro, di un rifugio adeguato dove poter riunire la sua famiglia di 9 membri, tra cui 3 bambini. “Ho molte difficoltà, non riesco a parlarne. È troppo doloroso. Ho ricevuto un sostegno psicologico per un po` di tempo, ma ora ho molti impegni con mio nipote e non riesco più, spero di riprendere presto. Sono molto felice di questa giornata in cui svagarmi con mio nipote. Il mio desiderio più grande è che la guerra finisca il prima possibile“. Igor, sua moglie e i loro tre figli, hanno appena conosciuto CESVI grazie a questa occasione e ci raccontano “L’esperienza dell’occupazione russa a Bucha è ancora fresca nei nostri ricordi. La nostra aspirazione e il nostro sogno è che la guerra finisca e di poter offrire ai nostri figli un’educazione pacifica”.
Noi di CESVI, continuiamo ad essere al fianco del popolo ucraino e continueremo a farlo finché non sarà più necessario.
Attraverso i nostri interventi di supporto psicosociale aiutiamo adulti e bambini con incontri gestiti da psicologi e operatori specializzati sia a livello individuale che comunitario. In particolare poniamo molta attenzione ai bambini, anche molto piccoli, e alle loro mamme per aiutarli a elaborare il trauma della guerra e intervenire così alla radice del problema con l’obiettivo di evitare ricadute nel corso degli anni.
Finora abbiamo assistito oltre 3.400 bambini e fornito oltre 960 sessioni di supporto psicosociale svolte da 50 professionisti appositamente formati da CESVI.