I minori hanno bisogno di certezze, di ancoraggi, di punti fermi nelle loro giornate e settimane. Questo vale specialmente per coloro che vivono grandi difficoltà nell’ambito delle loro relazioni familiari. Ci riferiamo, in particolare, alle numerose vittime della trascuratezza e del maltrattamento che CESVI accompagna attraverso il Programma Case del Sorriso. Per questi bambini e ragazzi è davvero importante impegnare il proprio tempo in maniera costruttiva, ma anche stimolante, ecco perché i pomeriggi organizzati del doposcuola sono una vera risorsa.
Attraverso il progetto Casa del Sorriso di Napoli, per esempio, tanti bambini e giovani del quartiere di San Pietro a Patierno hanno la possibilità, dopo la mattinata e il pranzo, di frequentare uno spazio dove essere accolti, ascoltati, coinvolti.
Le porte del nostro centro si aprono ogni pomeriggio per ricevere, intorno alle 15, i primi bambini, seguiti da preadolescenti e adolescenti. Il tempo insieme inizia con attività pensate specificatamente per ogni fascia di età. Spesso i più piccoli si cimentano in laboratori artistici e creativi, mirati alla sensibilizzazione su specifici argomenti e utili ad accrescere autostima e capacità espressive. Un buon esempio di ciò che occupa le ragazze è il laboratorio di trucco, dove l’obiettivo non è imparare come farsi belle ma capire l’importanza di avere cura di sé. I ragazzi sono particolarmente attratti dallo sport: per questo vengono organizzati allenamenti di calcio, anche in collaborazione con realtà di altri quartieri in modo da creare relazioni positive e stimolare il rispetto reciproco. I più grandi hanno opportunità ancora diverse, come quella del teatro. Le attività organizzate lasciano poi lo spazio al gioco libero e, dopo la merenda, al doposcuola, con l’affiancamento nello svolgimento dei compiti, sempre alla presenza di animatori ed educatori.
Ai momenti collettivi si sovrappongono poi quelli individuali. Come spiega Anna, psicologa e psicoterapeuta: “Il supporto psicologico fornito dal progetto Casa del Sorriso è fondamentale. Negli ultimi anni abbiamo riscontrato svariate difficoltà, come risultato della pandemia, e nello spazio psicologico si può recuperare il tempo perduto. Bambini e adolescenti vengono accompagnati nell’affrontare i passaggi evolutivi che si trovano di fronte, per cui non sono equipaggiati. Hanno bisogno di qualcuno a cui raccontare, oltre che di elaborare dei pensieri sulla loro relazione con gli altri”.
Le storie individuali che prendono una nuova direzione grazie a tutto questo sono molte. C’è quella di Rosa, 7 anni, sorella minore di due gemelli con disabilità, che deve imparare a vivere la sua vita indipendentemente dalla malattia dei fratelli e che ha appena iniziato un percorso di psicoterapia. C’è quella di Sara, 9 anni, ancora sofferente per la separazione dei genitori, abituata a stare al centro dell’attenzione e a “comandare”, che sta imparando ad esercitare la pazienza e a rispettare le regole. E ancora quella di Giulio, 10 anni, con un fratello maggiore vive in comunità dopo essere scappato di casa… bambino molto dolce che partecipa entusiasta a tutte le iniziative che gli vengono proposte.
Sostenere il Programma Case del Sorriso significa accompagnare bambini, genitori e famiglie in un percorso di rinascita e crescita personale per costruire un futuro migliore per sé e la comunità intera. Aiutaci a dare un tetto alla speranza: sostieni le nostre Case del Sorriso.
Foto di Roger Lo Guarro