di Monica Longaretti
Giuseppe aveva una voce dolce e paziente, quella del nonno che ognuno di noi vorrebbe avere. Ho conosciuto Giuseppe solo attraverso la sua voce. Un giorno di qualche tempo fa ha chiamato Cesvi perché desiderava alcune informazioni su come fare un lascito testamentario a favore dei nostri progetti. Subito hanno passato la telefonata a me, che mi occupo di seguire le persone che desiderano fare testamento a nostro favore. Con Giuseppe ho avuto una lunghissima chiacchierata: la sua voce calda e coinvolgente mi ha letteralmente conquistato e magicamente mi sono trovata proiettata nella sua vita. Mi ha raccontato della sua bellissima moglie e del suo amore per lei, di quando le preparava la tisana che lei amava sorseggiare prima di addormentarsi e lei, tutta assorta nella lettura dei suoi romanzi, lo ringraziava sempre con un bacio sulla fronte; mi ha parlato del dolore, prima straziante e poi silenzioso, ma sempre presente, che ha provato quando la sua Rosi è venuta a mancare. Mi ha raccontato dei suoi figli, l’orgoglio della sua vita, e dei suoi nipotini Giacomo e Leonardo: dell’allegria che portavano nella sua casa e che, per almeno qualche ora, spazzavano via la malinconia per la mancanza della sua amata “dolce metà”, come la chiamava lui.
Qualche giorno fa uno dei suoi figli, Massimo, mi ha contattata per comunicarmi che nonno Giuseppe purtroppo aveva raggiunto in cielo la sua amata Rosi. Mi ha detto che ha combattuto sino all’ultimo, ma un brutto male se l’è portato via. Negli ultimi tempi, mi ha confessato Massimo, pensava spesso a quando era bambino, ai tempi della guerra: alle privazioni e agli stenti che lo hanno accompagnato per anni e, soprattutto, al fatto che quelle privazioni gli avevano portato via prima il papà e poi la mamma. Massimo mi ha detto che Giuseppe voleva fare la sua parte affinché più nessun bambino al mondo debba soffrire e sopportare il dolore che ha colpito lui. Ecco perché Giuseppe nel suo testamento ha deciso di lasciare una parte dei suoi beni, la sua abitazione e alcuni risparmi che aveva in banca, alle Case del Sorriso di Cesvi, affinché sempre più bambini abbiano la possibilità di vivere l’infanzia di cui hanno diritto.
Quando sono andata a visitare la sua casa insieme ai figli, ho visto nel soggiorno campeggiare una bellissima fotografia di Giuseppe e Rosi. Finalmente ho potuto vedere com’era il suo volto, quello di un nonno dolce, come la sua voce. Disposti negli scaffali ancora i romanzi tanto amati dalla sua Rosi e appeso al muro della cucina l’Attestato di Appartenenza che ogni anno Cesvi invia ai suoi sostenitori più fedeli. Grazie Giuseppe per la tua generosità, grazie soprattutto da parte delle mamme e dei bimbi che potremo aiutare per merito tuo.
Fai come Giuseppe. Con il tuo testamento a favore di Cesvi sarai un medico, un insegnante, un pilota… sarai la forza dei sogni di migliaia di bambini!
Un lascito testamentario è un atto di grande responsabilità civile che riguarda ognuno di noi: può e deve essere avvicinato con serenità, senza paura o superstizione. I lasciti sono un seme prezioso per il futuro del mondo. Qualunque lascito testamentario, anche il più piccolo, si può trasformare in un aiuto concreto per tutti i bambini, le donne e gli uomini che beneficiano dei nostri interventi di sviluppo. Grazie al tuo lascito realizzerai i sogni di migliaia di bambini che con le loro sole forze non potrebbero farcela.
Per informazioni puoi contattare Cesvi al numero di telefono 035 2058066 oppure scrivere a [email protected]