di Cristina Parodi
Sono passati quasi due anni eppure è ancora vivo nel mio cuore il ricordo di un’esperienza straordinaria, piena di umanità ed emozioni al fianco di un’equipe Cesvi ad Haiti. Una terra martoriata dal drammatico terremoto del 2010 dove, ancora oggi, migliaia di famiglie poverissime, e con loro decine di migliaia di bambini, vivono in condizioni inaccettabili…
Ed è qui che, nella periferia della capitale Port Au Prince ad Haiti, tra il dedalo di vicoletti che compongono la bidonville di Wharf Jeremie, ho conosciuto il piccolo Jean. Non dimenticherò mai lo sguardo e il sorriso, appena accennato, di questo bambino che, insieme alla sua giovanissima mamma, al suo giovane papà e alla sorellina, è fuggito dalla campagna per sopravvivere alla fame e alla miseria, per cercare una speranza, un’opportunità, un futuro.
Ma la vita di città non ha offerto grandi speranze alla famiglia di Jean che, quotidianamente, si è trovata a fare i conti con la dura realtà: provvedere al proprio sostentamento
con meno di 2 dollari al giorno.
Alcol, droga, prostituzione e arruolamento in circuiti malavitosi sono fatti all’ordine del giorno in questo angolo di inferno. Paul e Jeron, il papà e la mamma di Jean, lo sanno bene e per questo hanno cresciuto i loro bambini tra mille preoccupazioni con la paura di non essere in grado di proteggerli e di offrire loro un futuro dignitoso.
Ma un giorno una luce è apparsa nell’oscurità… sì, perché Jean e sua sorella hanno iniziato a frequentare la Casa del Sorriso del Cesvi… e oggi i due fratellini sono tra i bambini che studiano con maggiore profitto. E, con le loro giovani forze, si stanno costruendo un futuro diverso da quello dei genitori, rincorrono i loro sogni trascorrendo le loro giornate lontano dai pericoli della strada, lontano dalle minacce di una povertà che non ha scrupoli, in una meravigliosa oasi chiamata Casa del Sorriso.
Un’oasi che salva, cura, nutre, accompagna verso un domani di autonomia e di riscatto centinaia di bambini come Jean. Un’oasi che cancella le paure di tanti, tantissimi genitori spaventati e offre ai loro figli speranza.
E tutto questo è possibile grazie all’indispensabile e generoso sostegno a distanza di persone speciali come te che, per il piccolo Jean e per tutti i bambini delle Case del Sorriso Cesvi, rappresentano l’unica opportunità per costruirsi un futuro migliore. Grazie.
Foto di Roger Lo Guarro