Un tirocinio per riscrivere il futuro dalla Casa del Sorriso di Philippi

Di Rebecca Zanardi

Iviwe ha 19 anni e vive in un quartiere difficile di Cape Town, dove criminalità e episodi di violenza sono all’ordine del giorno. Insieme a CESVI, sta svolgendo un tirocinio con cui aiuta la sua famiglia e grazie a cui sta iniziando a riscrivere il suo futuro.

La Casa del Sorriso in Sudafrica, situata dentro la capitale Cape Town nella baraccopoli di Philippi, è un luogo sicuro per mamme vittime di violenza e per i loro figli, dove alle donne viene garantito un percorso di rinascita e ai bambini l’istruzione. Però, la Casa del Sorriso offre anche percorsi di affiancamento per i giovani del quartiere, aiutandoli a trovare la propria strada nel mondo. È proprio durante un corso di questo genere che conosciamo per la prima volta Iviwe, un ragazzo di 19 anni che vive con la mamma, il papà disoccupato e le due sorelline di 12 e 14 anni.

La famiglia, essendo monoreddito, versa in difficili condizioni economiche, cosa che non ha permesso a Iviwe di completare gli studi. Il ragazzo vive inoltre tutte le difficoltà di questo complicato quartiere: sovraffollamento, disoccupazione, sporcizia e degrado, frequente mancanza di acqua. È un luogo faticoso dove vivere, soprattutto per i giovani, che sono spesso coinvolti in crimini o traffici di droga.

È proprio per questo che l’incontro con CESVI e la Casa del Sorriso sembra aver dato una svolta al percorso di Iviwe, che, dopo essere stato aiutato per la stesura del suo Curriculum, è stato messo in contatto con un hotel dove ora sta svolgendo un periodo di tirocinio.

Grazie a questo tirocinio, Iviwe può aiutare la sua famiglia ad andare avanti, riscoprirsi e darsi un’altra occasione: “Mi sento davvero molto fortunato a ricevere il supporto e la guida di CESVI, che mi hanno portato ad essere la persona che sono oggi”. Il tirocinio lo fa sentire utile e gli dà la speranza che le cose possano cambiare. Spera un giorno di poter trovare un impiego a tempo indeterminato e realizzarsi con il suo piccolo, grande lavoro