Da sempre impegnata nella tutela dell’infanzia e nella promozione dei diritti fondamentali dei bambini, attraverso il programma Case del Sorriso in diversi Paesi del mondo, oggi Fondazione Cesvi interviene anche per supportare il processo di resilienza di bambine e bambini vulnerabili, dei loro genitori e tutori nella Libia occidentale attraverso servizi educativi e di protezione dell’infanzia.
Qui Cesvi promuove infatti un’educazione informale di qualità per i bambini che non hanno accesso alla scuola – sia in presenza sia da remoto a causa del COVID-19 – e classi di recupero per bambini in difficoltà e a rischio di abbandono scolastico. Creare luoghi sicuri e protetti è un’azione necessaria per permettere al singolo bambino, alla famiglia e alla comunità intera di risollevarsi, aiutandoli a ridurre i fattori di stress scaturiti con la crisi, mettendo a disposizione un ambiente protettivo dove possano continuare il proprio sviluppo e siano in grado di imparare e di esprimersi liberamente. Cesvi offre inoltre servizi di protezione rivolti ai bambini e alle famiglie in stato di necessità, sensibilizza i tutori e i membri della comunità sulle tematiche della protezione all’infanzia e offre supporto psicologico ai bambini più vulnerabili.
Tutto questo si svolge nei Baity Centre di Tripoli, Misurata e Zuara, che rappresentano dei luoghi sicuri dove i bambini possono superare gli eventi traumatici che hanno vissuto, interagire fra di loro e sperimentare l’interazione anche con gli adulti, non solo genitori e tutori, ma anche membri della comunità, che sono invitati a partecipare a questo processo di sviluppo.
Lo scorso maggio – nell’ambito del progetto “PEERS: Protection Enabling Environment and Resilience Services” finanziato dall’Unione Europea (#EUTF4Africa) – Cesvi ha organizzato un grande evento nel Baity Centre di Misurata coinvolgendo bambini, famiglie e membri della comunità e delle organizzazioni della società civile per dare voce in particolare ai più piccoli, dando sfogo alla loro fantasia e sognando il proprio futuro. Durante l’evento è stato realizzato un murales cui tutti i partecipanti hanno potuto contribuire, colorando, disegnando e divertendosi insieme. All’evento, co-finanziato dall’UNICEF, hanno partecipato oltre 70 persone, bambini, genitori e tutori, staff di Cesvi, e rappresentanti della comunità.
In occasione di questa iniziativa i bambini sono stati chiamati a raccontarsi, raccontare della propria vita quotidiana, dei propri gusti e in particolare dei propri sogni e speranze per il futuro. Tra di loro c’è chi vuole diventare medico, chi desidera aiutare le persone, chi costruire un orfanotrofio per i bambini meno fortunati. Nonostante il passato difficile di tutti loro e le complessità del loro presente, i bambini hanno dimostrato una grande positività, capacità di resilienza e forza di volontà nel guardare al proprio futuro con l’immaginazione sì, ma anche con grande concretezza. Nel video Shaping the future abbiamo raccolto le loro storie e i momenti più significativi dell’iniziativa.