Le vite di migliaia di bambini somali sono a rischio a causa della grave siccità che sta colpendo il Corno d’Africa. Si stima che più di 360.000 bambini abbiano bisogno di ricevere trattamenti medico-sanitari per forme di malnutrizione acuta.
Nel Paese aumenta la preoccupazione anche per i casi di colera e di diarrea acuta, poiché la disponibilità di fonti d’acqua pulita scarseggia a causa della mancanza di piogge e gli abitanti delle aree rurali si stanno spostando verso i campi di sfollati interni.
Cesvi è impegnato in Somalia con progetti di sicurezza alimentare e resilienza, oltre a interventi nel settore della salute e della nutrizione. Opera all’interno di due consorzi internazionali che vedono il finanziamento di DFID (Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale – Cooperazione inglese).
L’intervento integrato delle 9 ONG è in grado di dare una risposta concreta ai bisogni umanitari della popolazione somala, in particolare per quanto riguarda le condizioni dei bambini e delle comunità in 17 delle 18 regioni che compongono Somalia e Somaliland.
Nei prossimi sei mesi, le ONG coinvolte lavoreranno a diretto contatto con il Ministero della Salute Locale per il trattamento dei bambini per malattie come diarrea, polmonite e malaria in sei regioni in cui le comunità versano in uno stato di urgente bisogno. Tra queste, le aree di Banadir, Bay, Galgaduud, Hiraan, Lower Shabelle e Mudug.
Gli operatori raggiungeranno anche le zone più remote al fine di garantire il trattamento contro la malnutrizione acuta a tutti i bambini. A seconda della gravità delle loro condizioni, i piccoli pazienti saranno riferiti ai centri sanitari locali o alle cliniche mobili per il trattamento immediato. In caso di complicazioni, saranno portati direttamente in ospedale.
L’obiettivo è raggiungere 400.000 persone con servizi sanitari essenziali e oltre 150.000 bambini malnutriti e le loro mamme con interventi nutrizionali salva-vita.