Sfollamento e danni subìti dalle infrastrutture idriche durante le emergenze vanno a diminuire drasticamente l’accesso della popolazione all’acqua potabile, nonché la possibilità di implementare pratiche igieniche adeguate. Questo aggrava la condizione di vulnerabilità della comunità che, oltre alle condizioni di insicurezza proprie della situazione di emergenza, si trovano maggiormente esposte alle malattie legate all’uso di fonti idriche non sicure.
In Palestina, Cesvi ha collaborato con l’Università delle Scienze e delle Arti Applicate della Svizzera Nordoccidentale (FHNW) per portare a termine una ricerca che ha testato 5 diversi e innovativi filtri per l’acqua domestica in contesti di emergenza, per testarne la qualità tecnica e valutare l’esperienza d’uso da parte di 150 famiglie. Fine ultimo della ricerca, quello di fornire un feedback ai produttori, affinché i filtri da essi prodotti possano essere più efficaci e adeguati in condizioni di emergenza. La stessa ricerca è stata realizzata da Cesvi in Somalia e da Caritas Svizzera in Kenya.
I risultati della ricerca condotta in Palestina e in Kenya verranno presentati in un workshop che si terrà lunedì 11 febbraio 2019 a Eawag, Dübendorf, in Svizzera. I partecipanti contribuiranno alla prioritizzazione delle caratteristiche salienti dei filtri, e discuteranno delle implicazioni per le imprese produttrici. Partecipanti e ricercatori si cimenteranno infine con l’ideazione di un filtro che presenti le caratteristiche selezionate durante il workshop.
Scarica il programma del workshop qui.
Il progetto di ricerca è finanziato da Humanitarian Innovation Fund – Elrha.