Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

 

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, Cesvi è lieto di annunciare l’approvazione del nuovo progetto “No More Violence: A gender-relational approach to building community resilience and responses to Violence Against Women and Girls (VAWG)”, realizzato con il capofila International Alert e finanziato dalla Cooperazione Inglese (DFID) nell’ambito di un programma rivolto all’innovazione e alla parità di genere.

Nel mondo, il 35% delle donne – ovvero 1.2 miliardi di donne – ha subìto una qualche forma di violenza nell’arco della propria vita. Il 30% di queste sono vittime di violenze da parte del proprio partner o marito.

Numeri eclatanti, che anche in Italia destano sempre più preoccupazioni: è di pochi giorni fa la notizia che nel 2013, nel nostro Paese, ogni 2 giorni una donna è stata uccisa.

In Tajikistan almeno un terzo delle donne sono regolarmente vittime di violenza fisica, psicologica o sessuale. La violenza domestica è diffusa e perpetrata non solo dai mariti, ma anche dai parenti maschi.

La maggior parte di questi casi, però, non sono denunciati a causa anche delle norme sociali che regolano i rapporti di genere e di età: il comportamento dei responsabili è facilmente giustificato dalla società e dalle vittime stesse, tanto che circa la metà delle donne tagike è convinta che la violenza di un marito contro la moglie possa essere tollerata.

Gli sforzi per affrontare il problema e migliorare la risposta alle violenze aumentando gli standard professionali degli organi di sicurezza e giudiziari o sostenendo i centri di assistenza alle vittime sono destinati ad avere un impatto limitato. Essi si riferiscono infatti ad esigenze individuali, ma non riescono a far fronte agli altrettanto importanti fattori strutturali che determinano le risposte sociali e collettive contro la violenza di genere.

Il progetto, presentato da Cesvi in partenariato con International Alert, ha l’obiettivo di ridurre il livello di violenza contro le donne in Tagikistan, in particolare la violenza domestica, creando un ambiente socio-economico che permetta alle donne di godere di una maggiore protezione.

Una delle principali aree d’intervento riguarda l’empowerment economico femminile e il sostegno alla creazione di microimprese gestite da donne: la maggiore indipendenza economica coincide con una maggiore indipendenza dagli uomini della famiglia, e di conseguenza offre più possibilità di ribellarsi alle violenze subite.

Un altro aspetto dell’intervento si rivolge alle comunità e alle istituzioni per la creazione di reti di sostegno alle vittime e prevede attività di sensibilizzazione, soprattutto contro la violenza domestica, nell’ottica di innescare un meccanismo di prevenzione.

In questo progetto Cesvi mira a coinvolgere sia donne che uomini in ogni fase, creando un dibattito a livello locale e nazionale sulla questione della violenza di genere. 

 

Foto di copertina: Monika Bulaj