Era il 3 ottobre 2013.
Sono passati esattamente tre anni dalla strage di Lampedusa in cui morirono 368 uomini, donne e bambini: la più grande catastrofe marittima del ventunesimo secolo.
Da allora, la stessa storia si è ripetuta molte volte e ancora continua a ripetersi, quasi quotidianamente, sotto i nostri occhi.
Nel marzo scorso, la legge n. 45 ha istituito la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che cade proprio il 3 ottobre.
In questa ricorrenza, Cesvi vuole ricordare le vittime di Lampedusa e di tutte le tragedie umanitarie che si consumano in mare e che hanno origine da una disperata fuga da guerre, povertà, dittature, persecuzioni, violazioni dei diritti umani.
In Sicilia, con l’Associazione AccoglieRete, siamo impegnati a favore dei minori stranieri non accompagnati, adolescenti di 12-17 anni che arrivano in Italia senza genitori. Provengono da Paesi come Gambia, Costa d’Avorio, Mali, Senegal, Somalia, Eritrea, Egitto, Bangladesh e Siria, e inseguono la speranza di una vita migliore per sé e per la propria famiglia.
Il nostro impegno si svolge anche in altre zone d’Italia, in particolare in Lombardia, per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale di questi ragazzi.
Oggi la nostra voce si unisce a quella di tutti coloro che chiedono che l’istituzione di questa Giornata porti ad un cambiamento reale attraverso politiche più efficaci ed integrate a livello europeo.
Foto di Massimo Sestini, vincitore World Press Photo 2015