In Sudafrica per costruire il futuro di donne e bambini

Si celebra oggi la Giornata Internazionale dedicata a Nelson Mandela, simbolo del Sudafrica e della liberazione dall’apartheid, e punto di riferimento globale contro la discriminazione, l’emarginazione e la violenza. L’eredità del suo impegno è ancora oggi più che mai viva e un’ispirazione continua per tutti coloro che lavorano ogni giorno sul campo per garantire pari diritti e opportunità e per costruire un mondo più giusto ed equo.

Anche grazie al prezioso esempio di Mandela, portiamo avanti il nostro impegno, nella baraccopoli di Philippi a Capetown con la Casa del Sorriso, in difesa delle donne vittime di violenza e attraverso il coinvolgimento della comunità e dei giovani, affinché possano diffondere una cultura della non-violenza, del dialogo e dell’accoglienza.

La Casa del Sorriso è stata inaugurata nel maggio 2007. È un luogo di sicurezza per donne e minori senza famiglia che qui possono trovare rifugio dalla violenza domestica e di genere, vere piaghe della zona insieme a disoccupazione, povertà e abuso di alcol. Si tratta di una struttura “ponte” e luogo di socializzazione, una vera oasi di felicità, che offre speranza, ma anche aiuti concreti per costruirsi un futuro migliore” racconta Luvujo Zahela, Coordinatore della struttura. “Nella Casa del Sorriso, offriamo alle donne ospitalità, assistenza psicologica e formazione professionale e ai loro bambini cibo, cure, l’opportunità di frequentare la scuola e di sognare il loro futuro. Inoltre lavoriamo sulla sensibilizzazione della comunità sui temi legati alla salute riproduttiva e alle questioni di genere” continua Luvujo.

Il Sudafrica registra uno dei più alti tassi al mondo di violenza domestica e, secondo le statistiche, almeno il 50% delle donne ha subito qualche forma di abuso domestico: un Paese dove la violenza di genere è ormai assurta ai livelli di una vera pandemia. Attraverso le attività della Casa del Sorriso noi di CESVI cerchiamo di mobilitare la comunità e sensibilizzarla per incrementare la capacità delle donne di denunciare gli episodi di violenza, ma anche incoraggiare altri uomini e giovani ad essere in prima linea nella lotta contro la violenza di genere.

Sono decine di migliaia le donne che la Casa del Sorriso ha aiutato a fuggire dalla violenza e costruirsi una vita di indipendenza e libertà insieme ai propri figli. Tra queste c’è Gcotyelwa, madre di due giovani ragazze, con una passato doloroso, fatto di abusi vissuti sulla propria pelle per mano dell’uomo di casa, e che hanno trovato rifugio e speranza nella Casa. Gcotyelwa ha frequentato un corso di formazione come guardia di sicurezza, che le ha assicurato un brevetto per lavorare, e le sue figlie hanno ricominciato a frequentare la scuola regolarmente e con positività. C’è poi Pamela, 29 anni e mamma di tre figli, anche lei vittima di violenza, che dopo aver incontrato gli operatori della Casa del Sorriso ha ritrovato la propria strada e il sorriso. Ha superato la depressione e ha potuto cogliere l’opportunità di diventare estetista, guadagnandosi anche una borsa di studio presso una prestigiosa scuola di manicure. Non importa cosa ci succede nella vita, ci sono persone o luoghi là fuori che sono lì proprio per aiutarci. Se non fosse stato per CESVI, non so dove sarei oggi racconta.

Questo lavoro mi dà l’opportunità di avere un impatto positivo sull’intera comunità e ne sono orgoglioso: lavorando a stretto contatto con le molte donne che hanno beneficiato dei servizi della Casa del Sorriso ho visto in prima persona come si è trasformata la loro vita dopo aver ricevuto il nostro sostegno. Questa è per me l’opportunità di realizzare quello che credo sia lo scopo della mia vita: aiutare gli altri” conclude Luvujo Zahela.

Continua a sostenere il nostro impegno per le donne e i bambini più vulnerabili in Sudafrica, aiutaci a costruire il loro futuro. Dona ora.