In Libia, a causa del conflitto armato prolungato, della crisi politico-economica e della pandemia di COVID-19, l’UNICEF stima che circa 1,3 milioni di persone – inclusi 468.000 bambini – necessitano di assistenza umanitaria. I bambini e le loro famiglie stanno sperimentando un rapido deterioramento dei servizi pubblici – soprattutto in ambito educativo e sanitario –, prezzi più alti di cibo e benzina dovuti ai tagli alle sovvenzioni statali e la perdita delle proprie case e di opportunità di sussistenza, facendo emergere gravi preoccupazioni legate al tema della protection.
Per affrontare queste sfide, nell’ambito del progetto Enhancing the resilience of vulnerable girls, boys and their caregivers in West Libya through access to quality education and Child Protection services finanziato dall’UNICEF Cesvi gestisce tre Centri Baity a Tripoli, Misurata e Zuara. I Centri Baity rappresentano uno spazio sicuro per i bambini affinché possano superare gli eventi traumatici che hanno vissuto, interagire fra di loro e sperimentare l’interazione positiva anche con gli adulti. Attraverso il progetto, Cesvi promuove un’educazione di qualità per i bambini che non hanno accesso alla scuola e classi di recupero per i bambini in difficoltà e a rischio di abbandono scolastico. Inoltre, Cesvi offre servizi di protezione rivolti ai bambini e alle famiglie in stato di necessità, sensibilizza i tutori e i membri della comunità sulle tematiche della protezione all’infanzia e offre supporto psicologico ai bambini più vulnerabili.
Il 10 ottobre 2021, Cesvi ha avuto il piacere di accogliere la Delegazione dell’Unione Europea in Libia, che ha fatto gradita visita al Centro Baity di Tripoli gestito dalla Fondazione per avere esperienza diretta su come il Centro stia contribuendo al benessere dei bambini nel Paese.