La disperazione di Gaza: la nostra testimonianza dal campo

Non c’è fine alla disperazione di Gaza, devastata, rasa al suolo, bersaglio di un conflitto che non trova una soluzione e che continua a colpire civili e persone estremamente vulnerabili e inermi.

La scorsa settimana il nostro team emergenza internazionale è riuscito a entrare nella Striscia per raggiungere i colleghi operativi da inizio conflitto sul campo, con l’obiettivo di assicurare le operazioni umanitarie di CESVI a Gaza nei mesi a venire e garantire un continuo supporto alla popolazione colpita.

Sebbene sia chiara la situazione in cui versa Gaza vederla con i propri occhi occhi è qualcosa di inimmaginabile, come ha raccontato il collega Marcelo Garcia Dalla Costa, Head of Emergency Response and Humanitarian Aid Unit CESVI, ospite della giornalista Monica Maggioni nella trasmissione In mezz’ora.

Non ci aspettavamo di trovare ciò che abbiamo visto e a cui abbiamo assistito. Le stesse testimonianze dei nostri colleghi Gazawi sono drammatiche. Loro stessi sono sfollati dalle 3 alle 5 volte, hanno abbandonato case, averi, ogni cosa. Alcuni hanno avuto vittime in famiglia, uno dei nostri responsabili, Rafat, ha la moglie malata e la mattina in cui è stato bombardato l’Ospedale a Deir al Balah sarebbe dovuta recarvisi per le sue cure. La situazione è estremamente complessa per tutti, compresi gli operatori umanitari” racconta Marcelo a In mezz’ora.

A testimoniare con i suoi occhi a Gaza c’è anche Giulio Cocchini, Emergency Coordinator per CESVI a Gaza, che riporta la devastazione totale incontrata all’interno della Striscia “Abbiamo attraversato la Striscia entrando da Kerem Shalom. La parte sud è impressionante, è completamente rasa al suolo. Deir al Balah invece è super densamente popolata, tantissimi bambini, molti animali, soprattutto asini, ovunque, macchine che vanno a olio di girasole” continua Giulio “La situazione quindi tra sud e centro è diversissima. Noi a Nord non possiamo accedere, ma ci raccontano che a Gaza City sia molto peggio. Io non so come sia possibile perché già a Rafah non c’è più niente”.

Guarda una clip dell’intervista di CESVI a In mezz’ora. Il servizio intero su Rai Play.

Una situazione umanitaria devastante: oltre 495 mila persone, il 22% della popolazione è in condizione di sicurezza alimentare catastrofica, il 90% dei bambini sotto 5 anni è colpito da malattie causate da acqua contaminata, 4 su 5 famiglie non hanno accesso all’acqua.

Per non parlare della difficoltà di entrare con gli aiuti nel territorioGli aiuti umanitari difficilmente entrano o arrivano a destinazione. Dei circa 70-80 camion che settimanalmente riescono ad avere accesso alla Striscia ne arrivano meno di una decina integri a destinazione” conclude Marcelo.

La situazione a Gaza è al limite. Noi di CESVI continuiamo e continueremo a operare in condizioni sempre più difficili per portare aiuto alla popolazione. Ma i bisogni della popolazione sono enormi e ogni piccolo aiuto può davvero fare la differenza. Sostieni il nostro intervento a Gaza e aiutaci a dare speranza.