La foresta amazzonica dei Boca Pariamanu intitolata a papa Francesco

Amazzonia foresta perù ph. Fabio Cuttica

Venerdì 12 gennaio Julio César Rolin Pacaya, Presidente della Comunità indigena peruviana Boca Pariamanu, e Nadia Medalith Pacaya, Presidentessa di AFIMAD (Associazione Forestale Indigena Madre de Dios), hanno ufficializzato l’intitolazione di 1.800 ettari della foresta della Comunità a papa Francesco. Il nome della foresta è ora “Nihii Eupa Francisco”, che significa Bosco papa Francesco.

La decisione è stata presa all’unanimità dalla Comunità per rendere omaggio al Papa in vista della sua imminente visita a Puerto Maldonado. In quell’occasione il Papa incontrerà 32 comunità amazzoniche di Perù, Brasile e Bolivia. Sarà presente anche un gruppo di rappresentanti di Boca Pariamanu, che avranno la possibilità di dialogare con il Papa, omaggiandolo dell’atto di nomina della foresta e di un portacandele ricavato dal guscio di una noce amazzonica.

I membri di Boca Pariamanu condividono il messaggio di difesa e rispetto della natura di cui il Papa si è fatto portavoce in diverse circostanze. L’auspicio è che tale messaggio, in occasione della sua visita in Perù, possa avere un’eco in tutta l’Amazzonia e condurre a dei reali cambiamenti.

La Comunità Boca Pariamanu vive nella provincia di Tambopata, alle foci del fiume Madre de Dios, ed è composta da un’ottantina di membri di etnia Amahuaca. Dal 2012 è impegnata nella conservazione e nell’uso sostenibile della sua area di concessione forestale. Ben 4.574 ettari di bosco che, a causa della presenza di una biodiversità senza uguali, sono tutelati da vincoli ecologici.

L’impegno della Comunità nella conservazione della foresta è inquadrato negli Accordi di conservazione nazionali, ed è sostenuto da Cesvi con la realizzazione di progetti di sviluppo in armonia con la protezione dell’ambiente. Il cuore delle attività ruota attorno alla raccolta della noce amazzonica, di cui gli Amahuaca si occupano da generazioni e che costituisce per loro la prima fonte di reddito in assoluto.

Tuttavia, la concessione forestale della Comunità è minacciata da insidie come l’estrazione mineraria e la deforestazione illegali. Tali attività si sono spinte fino alle aree limitrofe alla zona di proprietà comunitaria, con effetti nefasti per tutta la popolazione di Boca Pariamanu. Ne è un esempio il rischio di estinzione che corrono molte specie importanti per la sopravvivenza dell’intero ecosistema, così come la contaminazione da mercurio delle acque del fiume Madre de Dios, da dove gli Amahuaca hanno pescato per decenni.

I due rappresentanti della Comunità Boca Pariamanu, in occasione dell’incontro avuto con il Ministro dell’Ambiente peruviano per ufficializzare l’intitolazione della foresta al Papa, hanno quindi richiesto un maggiore supporto da parte del governo nell’identificazione e repressione delle attività illegali che mettono a repentaglio la loro salute.

 

Foto di Fabio Cuttica