Giovedì 7 marzo la Rappresentanza Permanente d’Italia, con il patrocinio e la partecipazione del Direttore Generale dell’ONU l’Ambasciatore Kassim Tokayev e dell’Ambasciatore Laura Mirachian, inaugura nello storico Palazzo delle Nazioni una mostra fotografica realizzata in occasione della 22ma Sessione del Consiglio dei Diritti Umani.
La mostra, intitolata “Italy’s Civil Society & Institutions: A Partnership For Human Rights”, presenta per la prima volta in una sede così prestigiosa le iniziative fotografiche legate alle campagne umanitarie di quattro tra le più importanti organizzazioni non governative italiane di respiro internazionale: Cesvi, Caritas, Emergency, Save the Children Italia.
Per Cesvi partecipa Stefano Piziali, Policy Partnership & Security Advisor.
Uno spazio di rilievo all’interno della mostra è dedicato a pannelli che riproducono articoli della Costituzione Italiana relativi al tema della tutela dei diritti umani.
Qui di seguito in dettaglio le mostre fotografiche presentate da Cesvi:
“Let Them Play” di Giovanni Diffidenti:
Le fotografie di Giovanni Diffidenti accompagnano in un viaggio intorno al mondo che, rovesciando molti luoghi comuni, offre un volto diverso della povertà senza dimenticarne gli aspetti più duri. È proprio dai poveri che si può recuperare il senso più profondo della creatività: nello sport, nella danza, nelle tradizioni, nel teatro, nella musica, nel gioco. L’arte di divertirsi, che rappresenta la vera forza dell’animo umano e che forse in Occidente si sta perdendo. Come spesso accade, sono i bambini i nostri migliori maestri. Basta una ruota o un bastone per inventare un gioco, una maschera di carta per trasformarsi in un eroe e un vecchio attrezzo per accarezzare il sogno di diventare una ballerina. I bambini, in tutto il mondo, hanno un diritto inviolabile: il diritto di giocare. Un omaggio alla fantasia dei bambini e un’occasione per capire che la povertà non è mai una barriera ai sentimenti umani.
“Workers, storie di infanzia negata” di Cristina Francesconi:
Mostra nata per la campagna Stop child Labour – School is the best place to work. Foto sulla realtà dello sfruttamento del lavoro minorile in molte delle sue forme, dall’agricoltura al lavoro domestico, ai bambini soldato, senza tralasciare tuttavia i sorrisi e i giochi dei bambini anche in contesti difficili. Le immagini raccolte da Cristina Francesconi permettono di aprire una finestra su mondi distanti in cui la problematica è particolarmente diffusa e in cui Cesvi interviene con progetti a sostegno dell’infanzia negata e del diritto all’educazione.
Foto di copertina di Giovanni Diffidenti: una piccola ballerina cambogiana