L’emergenza Coronavirus non si arresta e gli anziani continuano ad essere i più a rischio, la categoria che più ha pagato le conseguenze di questa pandemia, ancora costretta all’isolamento e ad un distanziamento sempre più faticoso da sopportare, quanto fondamentale per evitare il contagio e tutelare la propria salute. Dopo un anno di convivenza con il virus, le nuove ondate hanno provocato sconforto e aumentato la fragilità degli over 65. La paura è tornata ancora più forte, e nonostante l’inizio della campagna vaccinale, è sempre più importante rimanere al fianco di queste persone, spesso sole, fragili e senza un supporto.
Per questo continua l’impegno di Fondazione Cesvi e Spazio Aperto Servizi nel territorio di Milano con il progetto “Veniamo noi da te” che oltre ai servizi a domicilio oggi offre anche un servizio di assistenza psicologica, grazie al supporto di professionisti esperti nella gestione del trauma del centro clinico CTIF – Cura e Terapia per l’Infanzia e la Famiglia di Spazio Aperto Servizi.
In particolare, è stata attivata una linea diretta destinata ad anziani e caregiver per chiedere gratuitamente l’intervento di uno psicologo via telefono. Per accedere al servizio basta chiamare il 345 7611 627, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 16 o inviare una mail a [email protected].
Tra i beneficiari del progetto la Signora Fiorella, 83 anni, vedova da qualche anno, ci racconta come ha vissuto questo difficile anno e perché ha sentito il bisogno di chiedere un supporto esterno per superare le difficoltà.
“Mi sono trasferita circa 50 anni fa insieme a mio marito da un piccolo paesino in provincia di Brindisi. Non abbiamo avuto figli e da quando mio marito non c’è più, sono rimasta sola. Non ho parenti qui vicino, ma solo una sorella e dei nipoti che vivono in Puglia.
Mia sorella ha insistito molto affinché “tornassi giù” con lei, ma a Milano ho la mia casa, la mia vita, le mie abitudini. Sono sempre stata una persona autonoma, non ho mai avuto aiuti per gestire la casa e anche con l’esplosione della pandemia ho continuato a pensare direttamente io alle mie cose, anche se ho limitato molto le uscite e non sono mai andata fuori dal mio quartiere per la paura, come tutti, di ammalarmi.
Giunta l’estate però ho iniziato ad avere qualche problema di salute. Il mio medico mi ha informata che avrei dovuto fare diverse visite e probabilmente un intervento. Mi sono sentita smarrita e terribilmente sola. Non volevo che mia sorella si preoccupasse, ma avevo bisogno di un aiuto.
Una vicina mi ha informato della possibilità di usufruire di un servizio gratuito di accompagnamento sanitario pensato apposta per gli anziani: “Veniamo noi da te”, realizzato da Spazio Aperto Servizi e Cesvi.
Ho chiamato il numero del volantino e ho conosciuto Chiara, la coordinatrice, che gentilissima mi ha rassicurato e organizzato gli accompagnamenti con un operatore, che al bisogno si preoccupava anche di farmi la spesa. Sono giunta a fare l’intervento a novembre con più serenità, sentendo intorno a me il calore di queste persone.
L’intervento è andato bene, ma la ripresa è stata lenta e un po’ travagliata. Sono rimasta per settimane chiusa in casa ed ho iniziato ad avere una forte ansia, facevo fatica a dormire e più volte mi svegliavo sentendo un forte peso sul petto. Non mi ero mai sentita così e un giorno ho chiamato Chiara. Non sono riuscita a trattenermi e sono scoppiata in lacrime.
Ancora una volta, Chiara è stata per me un’ancora di salvezza: mi ha informata che una sua collega, sempre nell’ambito del progetto, avrebbe potuto darmi una mano e aiutarmi a superare questo brutto periodo.
Ho iniziato così a fare, ogni due settimane, questi incontri telefonici di circa un’ora con una psicologa, Alessandra, una persona dolcissima che mi ha fatto subito sentire a mio agio nonostante le mie difficoltà – perché lo ammetto, all’inizio, un po’ mi vergognavo – e mi ha aiutato ad aprirmi e a raccontare tutte le preoccupazioni e le ansie che mi stavano letteralmente bloccando.”
Il progetto “Veniamo noi da te” negli ultimi 2 mesi ha aiutato con un team di operatori specializzati circa 188 persone con 997 interventi complessivi e il maggior numero di richieste è arrivato dalla popolazione over 80. Tra i bisogni più frequenti la consegna di spesa a domicilio (45.74%), la necessità di accompagnamento per visite mediche o altri servizi essenziali (26.78%). In crescita anche le richieste di supporto psicologico da parte di anziani (5.42%) e operatori (5.62%).
Anche ora non possiamo lasciare sole le categorie più fragili che hanno ancora bisogno di tutto il nostro supporto. Sostieni i nostri interventi:
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