Testo di Matteo Manara. Le foto di Roger Lo Guarro ritraggono Kerline e la sua mamma qualche anno fa presso la Casa del Sorriso.
Kerline Louis abita a Wharf Jeremie (Port-au-Prince) con la mamma, 2 sorelle e 2 fratelli, in un’area che viene chiamata dagli abitanti locali “villaggio italiano”. In 6 (del padre non vi è più traccia da anni) condividono una stanza, già un lusso per chi vive all’interno di una delle bidonvilles più povere della capitale di Haiti. Gli “agi” di Kerline, però, finiscono qui: la madre è l’unica portatrice di reddito della famiglia e guadagna la miseria di 50$ al mese (appena 33 centesimi di dollaro per il pasto quotidiano di ciascuno dei suoi figli, senza considerare la necessità del suo stesso sostentamento). Se non ci fosse stata la Casa del Sorriso oggi non saprebbe né leggere né scrivere e, molto probabilmente, non avrebbe nemmeno la speranza di un sogno da realizzare.
“Ho conosciuto Cesvi diversi anni fa, di rientro dalla provincia” racconta Kerline, che da piccola era stata inviata dalla nonna, nel Dipartimento di Grand’Anse, per essere cresciuta da lei. “Una persona dello staff incoraggiò mia madre ad inserirmi all’interno della Casa del Sorriso. Io sono venuta e dopo aver preso confidenza con i giochi, i compagni e le regole del luogo sono stata inserita a scuola”. Kerline allora aveva 9 anni e non era mai stata a scuola prima, a causa della mancanza di mezzi economici. Gli operatori furono costretti a farle seguire dei corsi di recupero per poterla inserire al primo anno di scuola – corrispondente alla nostra prima elementare – ma furono premiati dalla costanza di Kerline, divenuta una delle migliori alunne dell’intera Casa del Sorriso e oggi arrivata al nono anno di scuola e alla soglia dei 18 anni. “Senza la Casa del Sorriso non sarei dove sono adesso, sarei perduta, non saprei né leggere né scrivere. Le mie materie preferite sono sociologia, biologia e francese, mentre se devo proprio dirne una che non sopporto… beh, è la matematica”.
Per Kerline l’ambiente della Casa del Sorriso è ciò che di più bello e genuino potrebbe chiedere al suo contesto di vita: “Ogni volta che varco la soglia della Casa del Sorriso è come se i miei problemi volassero via. Al contrario, se per qualche motivo la Casa rimane chiusa, per me è come se non avessi più il mio rifugio. Qui ho un sacco di amici e sto imparando tanto”.
Kerline è rispettosa, obbediente e molto amata dai suoi compagni. È appassionata di danza, ama leggere e scrivere. Ma soprattutto ha un sogno: quello di diventare infermiera. Per realizzarlo e per potersi iscrivere al college sta pensando di seguire dei corsi di cosmesi, in modo da avere una professione con cui poter dare sostegno alla sua famiglia e potersi pagare gli studi.