Intervista a Ronald Jean Mary, operatore della Casa del Sorriso
Haiti sta affrontando una crisi umanitaria di proporzioni devastanti. Milioni di persone, in particolare bambini, vivono in condizioni estreme, con 6 milioni che necessitano urgentemente di assistenza. La capitale, Port-au-Prince, è stretta nella morsa delle gang, che controllano l’85% della città mettendo a rischio 1,2 milioni di bambini solo nell’area della capitale. Oltre un milione di persone sono sfollate, e il sistema sanitario è al collasso, con un solo ospedale funzionante. L’insicurezza alimentare acuta dilaga colpendo 5,7 milioni di haitiani, tra cui 2,8 milioni di bambini. Tutto questo ha un impatto devastante sull’istruzione con 243.000 bambini senza accesso alla scuola e a rischio di abbandono scolastico.
In questo scenario la Casa del Sorriso di CESVI emerge come un’oasi di speranza. Abbiamo parlato con Ronald Jean Mary, un operatore della Casa del Sorriso, per capire come questa realtà stia cambiando la vita di centinaia di bambini.
Come sei arrivato alla Casa del Sorriso?
Sono Ronald Jean Mary, sposato e padre di tre figli. Ho sempre creduto che ogni bambino meriti la possibilità di imparare e crescere in salute. Nel 2010, un amico mi ha parlato di una ONG che cercava volontari. Mi sono candidato e da allora ho iniziato il mio percorso come animatore, un’esperienza che mi ha arricchito profondamente.
Com’è una giornata tipo alla Casa del Sorriso?
Ogni giorno è dedicato a sostenere i bambini nel loro sviluppo. Al mattino, dopo un momento di preghiera e sensibilizzazione, i bambini vanno in classe per lezioni formali. Il pomeriggio è dedicato ad attività parascolastiche, come teatro, animazione e lettura.
Quanti bambini accoglie la Casa del Sorriso e di che età?
Ogni giorno accogliamo oltre 430 bambini, dai 3 ai 17 anni, che frequentano sia i corsi scolastici che le attività pomeridiane. Questa varietà crea un ambiente dinamico di apprendimento e condivisione.
Quali sono i bisogni più urgenti della popolazione della zona?
Le famiglie hanno bisogno di una vita dignitosa: cibo, igiene e un alloggio sicuro. Un’altra grande preoccupazione è l’istruzione dei figli, dato che molti bambini non possono andare a scuola per problemi economici. È fondamentale quindi assicurare a tutti un accesso equo all’educazione.
Come vivono i bambini e le loro famiglie nel contesto di Wharf Jeremie?
Le loro condizioni di vita sono purtroppo estremamente difficili. I nostri bambini provengono da contesti diversi, spesso da zone di transito vicino al molo, dove molti vengono anche abbandonati. Hanno accesso limitato a cure mediche, mancano di materiali scolastici, vestiti e cibo. Vediamo casi di malnutrizione grave e problemi psicologici. Lavoriamo instancabilmente per aiutarli, ma abbiamo bisogno di supporto per soluzioni ancora più durature.
C’è un aneddoto che ti ha particolarmente colpito?
Ogni bambino ha una storia unica di difficoltà e resilienza. Alcuni, ad esempio, sono riusciti a lasciare le bande armate grazie alle nostre attività di sensibilizzazione e assistenza sociale. Uno di loro ha superato brillantemente gli esami del nono anno, dimostrando come una scelta possa cambiare una vita anche nelle situazioni più disperate. Queste storie ci ricordano il potere della speranza e dell’educazione.
Che valore aggiunto porta la Casa del Sorriso in quest’area?
La Casa del Sorriso è un punto di riferimento fondamentale per i giovani, offrendo uno spazio sicuro. Credo molto nell’integrazione di attività professionalizzanti, che darebbero ai giovani competenze utili e opportunità di guadagno, allontanandoli da attività pericolose. I valori di rispetto e inclusione che promuoviamo sono cruciali per costruire una comunità più unita.
Come la crisi attuale del Paese impatta sulla vita della Casa del Sorriso e sui bambini?
L’insicurezza crescente crea un clima di paura che influisce anche sul nostro lavoro. I bambini affrontano sfide inimmaginabili, e i nostri programmi educativi e ricreativi sono l’unica speranza per loro. Siamo in una situazione di emergenza che richiede risposte rapide ed efficaci.
Quanto è importante continuare a sostenere la Casa del Sorriso? Vuoi lanciare un appello?
Ai nostri donatori vorrei dire che è fondamentale continuare a sostenere la Casa del Sorriso. La vulnerabilità dei bambini e dei giovani che assistiamo è allarmante. Molti sono emarginati e non hanno nessun altro aiuto. Con la drastica riduzione delle scuole nel Paese, la nostra missione è ancora più essenziale. Il vostro supporto finanziario e materiale è indispensabile per continuare a offrire un rifugio e un’educazione a questi bambini. Vi ringraziamo per la vostra generosità e il vostro impegno costante. Insieme possiamo fare in modo che la Casa del Sorriso rimanga un luogo di speranza e conforto.