Le parole possono “ferire” provocare tristezza, insicurezza, disagio psicologico e aggressività, ma le parole possono anche “guarire”, dare amore, forza, consapevolezza, contribuire ad uno sviluppo armonioso della personalità.
È quanto emerge dalla sesta edizione dell’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia e all’adolescenza in Italia pubblicato da CESVI. Per crescere in modo sano e sicuro bambini e bambine hanno bisogno di parole affettuose, gentili, empatiche, ma allo stesso tempo esperte e consapevoli. I bambini sono come “spugne” che assorbono ogni cosa venga detta loro, soprattutto dai genitori. Per questo motivo “imparare” a rivolgersi ai propri figli con un linguaggio appropriato, che li valorizzi, li accolga, è fondamentale per porre le basi per una vita sana. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità infatti, l’abuso psicologico, di cui la violenza verbale fa parte, è la forma più diffusa di maltrattamento infantile tra i 55 milioni di bambine e bambini che in Europa subiscono abusi, con una prevalenza del 36,1%.
G. ha 15 anni e per molto tempo ha vissuto nell’ombra una condizione di maltrattamento psicologico, un male silenzioso che mina la serenità e lo sviluppo di tanti bambini e adolescenti. Suo padre è assente da casa per interi giorni, mentre la madre, sopraffatta dallo stress, spesso sfoga la sua frustrazione sulla famiglia. Per G., ogni giorno era una lotta contro le urla e le tensioni, fino al giorno in cui ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. È così che è arrivata alla nostra Casa del Sorriso di Napoli. “Quando ho conosciuto gli operatori avevo un po’ di timore e non ho parlato tanto,” ricorda G.. “Al secondo incontro, invece, ho sentito che potevo fidarmi e quindi ho raccontato come stiamo in casa e cosa succede quando mamma ‘esplode’“. Questo è stato l’inizio di un percorso di recupero e consapevolezza. Ogni giorno nelle nostre Case del Sorriso accogliamo minori e famiglie in difficoltà, bisognosi di supporto, ascolto, di una guida per uscire da un labirinto di violenze, disagio psicologico, sofferenza e difficoltà concrete di una vita vissuta in un ambiente in cui povertà economica ed educativa, delinquenza e scarse opportunità, segnano profondamente il percorso di molti giovani. Le Case del Sorriso offrono supporto psicologico e sociale, creando un ambiente protetto e sicuro dove potersi esprimersi liberamente e ricevere aiuto. “Da quando veniamo alla Casa del Sorriso, mia madre ha iniziato a seguire i consigli degli operatori di considerare il suo termometro della rabbia e di provare a non farla esplodere, e prima che succeda, di uscire di casa e prendere aria. Venire qui ci aiuta veramente, sono sicura che piano piano a casa staremo meglio, perché già vedo tanti miglioramenti” continua la ragazza.
Il percorso di G. e della sua famiglia è un esempio di come l’intervento tempestivo e il supporto adeguato possano fare la differenza. Il linguaggio abusante infatti ha un impatto devastante sulla crescita e sul benessere dei bambini. Insulti, critiche e minacce possono compromettere seriamente la salute mentale dei minori, con conseguenze che si protraggono fino all’età adulta. La violenza verbale, non solo mina l’autostima, ma può anche ritardare lo sviluppo del linguaggio e favorire comportamenti aggressivi. Porre l’attenzione su questo aspetto meno conosciuto del maltrattamento è fondamentale per comprendere quanto vario e complesso sia questo fenomeno, che ancora troppo poco viene portato alla luce, e che interessa tutto il nostro Paese a qualsiasi livello sociale. Un compito, quello di darne evidenza e proporre soluzioni, che cerchiamo di portare avanti per costruire una società più equa e giusta in cui in ogni contesto bambini e bambine possano godere degli stessi diritti e vivere appieno la propria infanzia.
L’ultima edizione dell’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia in Italia rileva in generale alcuni miglioramenti nell’impatto del fenomeno, tuttavia, il cammino è ancora lungo e complesso. Le dinamiche economiche e la situazione geopolitica attuale continuano a mettere sotto pressione le famiglie, aumentando i rischi di maltrattamento.
Attraverso il nostro programma Case del Sorriso operiamo in alcune delle regioni più problematiche del nostro Paese, come Campania, Sicilia e Puglia (rispettivamente al 20°, 19°, 18° posto della classifica generale dell’Indice) per fornire supporto concreto a famiglie e comunità, dove offriamo interventi di supporto alla genitorialità, ma anche laboratori psicomotori, sportivi e artistico-espressivi, spazi di ascolto sicuro. L’importanza del linguaggio positivo è centrale nel nostro lavoro, promuovere una comunicazione positiva e non violenta è essenziale per costruire un ambiente familiare sereno e protettivo. A partire dalla parola è possibile gettare le basi per una vita più degna per bambini e bambine a rischio. G. oggi è una ragazza più forte, che ha trovato uno spazio dove essere ascoltata e supportata. Nelle nostre Case del Sorriso molte altre storie come la sua possono trovare un lieto fine. E con il supporto dei sostenitori, possiamo continuare a fare la differenza nella vita di tanti bambini e famiglie.
Foto di Roger Lo Guarro